Tantissimi applausi per Benitez al teatro di Folgarida, all’incontro serale con i tifosi. Tante domande rivolte al tecnico azzurro. Si parte dalla scelta Napoli. «Avevo tante opportunità: Bigon, Chiavelli e De Laurentiis mi hanno parlato del presente e del futuro del Napoli, mi è piaciuto il progetto e ho accettato anche per la grande passione dei tifosi». Gli obiettivi. «La squadra l’anno scorso ha fatto grandi cose in campionato, ora vogliamo provare ad andare un po’ più avanti. Quando si cambia è sempre un rischio: ricordo però che le due squadre che hanno giocato la finale di Champions League si schieravano con il 4-2-3-1». Lo scudetto? «Tutti me lo chiedono: io sono il primo che voglio vincere tutto e non solo lo scudetto, ma non è facile e comunque si decide tutto nelle ultime dieci partite e non dopo un mese o dopo due mesi». Come si forma una squadra vincente? «Una squadra che vince deve avere tante cose: l’anno scorso il gruppo era forte e lavorava con carattere: se manteniamo questo e saremo ancora più forti e aggressivi in avanti sarà ancora meglio». Un riferimento a Insigne, altro ospite della serata nell’incontro con i tifosi («La maglia numero 10 azzurra non si tocca, anche se è un sogno per ogni napoletano sta bene nel cassetto: spero di segnare 15 gol», ha detto Lorenzo). Sulla rosa. «Per fare bene nelle tre competizioni ci vuole una rosa importante, la società sta lavorando. Manca ancora qualcosa in attacco. Dovrebbero arrivare due attaccanti, uno di sicuro lo prenderemo».
Ancora sul turnover. «Il turnover si può fare se c’è un livello buono in ogni ruolo». La sua idea di gioco per il suo nuovo Napoli. «Dobbiamo imparare a giocare ancora meglio la palla, oltre a essere bravi in contropiede». I reparti. «Ancora stiamo aggiustando un po’ la difesa. Maggio nella difesa a quattro? Non è ancora qua, poi ne parliamo». Come mai non fu positiva la sua precedente esperienza all’Inter? «Non ho fatto il mercato: all’Inter non ho fatto niente, hanno venduto Balotelli, prendemmo soldi e non fu fatto mercato: qui stiamo lavorando tutti insieme e vediamo se possiamo fare ancora meglio».
Il presente è qui sul campo di Dimaro, il passato a 25 chilometri di distanza, a Pinzolo, dove si allena l’Inter di Mazzarri. L’ex allenatore azzurro in un’intervista a Sky ieri ha parlato anche del Napoli. «I miei motivi dell’addio al Napoli li ho spiegati, poi purtroppo qualcuno ha stravolto le mie parole a suo piacimento, interpretandole o volendole interpretare male. Il Napoli di oggi? Ha tutto per competere con Juventus e Fiorentina per lo scudetto, forse può anche avere qualcosa in più. De Laurentiis ha reso ricca la squadra e Rafa Benitez può migliorare quanto fatto da me in questi quattro anni»
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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