Benitez si è sentito per ben due volte con De Laurentiis: dopo la partita dell’Olimpico ed anche ieri. Tanto per scambiare un po’ di opinioni ed analizzare i motivi della prima sconfitta del campionato. Anche al presidente, ancora per due giorni a Los Angeles prima di far rientro in Italia, Don Rafa ha ribadito lo stesso concetto: la squadra ha risposto bene, le è mancato solo il gol, e senza alcuni episodi negativi, quali le occasioni mancate da Pandev ed Insigne, nonché quel calcio di rigore inesistente, sarebbe andata diversamente. « A me è piaciuta la prestazione ed il carattere mostrato dai ragazzi. Per larghi tratti abbiamo avuto il controllo della gara, come testimonia anche la percentuale di possesso palla », ha ribadito Benitez al presidente con la pacatezza e l’autocontrollo che lo contraddistingue. In effetti, la gara era stata vista anche da De Laurentiis in tv e non c’era bisogno di sottolineare talune sfumature. Piuttosto al patron premeva conoscere le condizioni psicofisiche di Higuain, quelle di Britos infortunatosi alla spalla nel corso della partita, di Zuniga che si opererà domani, di Fernandez ed Armero rientrati all’ultimo momento dal Sud America. Si è già voltato pagina nella testa dei due piloti del Napoli. Ormai la sfida dell’Olimpico è alle spalle ed occorre pensare all’Olympique Marsiglia che diventa un crocevia importante nel cammino in Champions League.
AVANTI CON FIDUCIA – Ma Benitez è troppo navigato. Sa bene come gestire il primo capitombolo del campionato, peraltro scaturito in quella maniera. Dopo la sconfitta in casa dell’Arsenal rigenerò il gruppo fino a condurlo ad una sonante vittoria a spese del Livorno. Ed anche al Chelsea, dopo le ultime sconfitte, addirittura due consecutive (in Europa League in casa del Rubin Kazan ed in FA-Cup con il Manchester City tra le mura amiche), riuscì ad inanellare ben dieci risultati utili consecutivi portando i blues a vincere il secondo trofeo europeo ed a strappare un insperato terzo posto in Premier. « Con la Roma non era una partita decisiva, il cammino è ancora lungo. Quindi proseguiremo con fiducia, continuando a lavorare ed a capire dove si può e si deve migliorare », ha scritto sul suo sito internet che ama aggiornare in continuazione. Benitez ed i suoi collaboratori, Fabio Pecchia su tutti, già da ieri hanno cominciato a concentrarsi sull’Olympique Marsiglia mandato a spiare nell’ultima gara giocata (e persa) in casa del Nizza (1-0). Continui i contatti con il medico sociale De Nicola per fare il punto sugli infortunati. Sollecitato anche il preparatore atletico Paco de Miguel che ha il polso della situazione sul condizione dei singoli. « La squadra sta acquistando una buona personalità e c’è da essere ottimisti sul futuro », ha ripetuto Don Rafael, maestro nel trasmettere serenità ed autostima all’interno dello spogliatoio.
IL FUTURO – E’ chiaro che man mano che riceva risposte dal campo, Benitez si fa un’idea più precisa dell’organico che ha a sua disposizione. E De Laurentiis che si fida ciecamente di lui, aspetta che gli dica in quali direzione muoversi per il mercato di gennaio. Diversi ami sono stati già gettati un po’ di qua ed un po’ di là. Ma l’ultima parola spetta a Benitez che a questo punto non può che risedersi intorno ad un tavolo con il presidente ed avanzare richieste precise e mirate. Un altro vertice è fissato dopo la gara con il Torino. Il tempo stringe e certi obiettivi vanno definiti prima che si arrivi in pieno calcio mercato. Occorrono di sicuro un altro centrocampista (impensabile che Behrami giochi tutte le gare) ed un’altra punta (dal momento che Duvan sembra ancora acerbo). Ed infine, un difensore con determinate caratteristiche. « Per me l’organico è a posto », ha ribadito Benitez nei giorni scorsi. Ma si tratta di dichiarazione di facciata onde evitare di mettere pressione alla società. De Laurentiis sa già cosa s’aspetta l’allenatore.
Fonte: Il Corriere dello Sport
