Vederlo seduto in panchina, col capo chino sul taccuino e prendere appunti per 94 minuti, è stata la scena più imbarazzante della serata milanese. Soltanto un paio di volte s’è visto nell’area tecnica, ma per imprecare contro chi s’era reso protagonista di qualche errore (Koulibaly, Albiol, Callejon, Jorginho). Poi più niente, se non brevi colloqui, fitti fitti, col suo secondo Pecchia. L’impressione è stata quella della rassegnazione, dinanzi a una squadra che ha smesso di seguirlo già da tempo. Probabilmente l’incertezza sul suo futuro avrà contribuito ad abbassare i livelli di entusiasmo in chi l’aveva seguito all’inizio della sua avventura napoletana (Higuian, Albiol, Callejon, Mertens). Ora più che mai le probabilità che Benitez resti sono vicine allo zero.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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