Nel momento in cui ha ripreso quota, conquistando tre vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia e pareggiando al debutto in Europa League, il Napoli ha subito l’ennesimo colpo di sfortuna. Il grave infortunio di Rafael, che si è fatto male proprio nella serata in cui aveva dimostrato di rappresentare il futuro azzurro tra i pali, è il nuovo capitolo di una serie che era cominciata in settembre con l’intervento di Maggio. Il condizionamento sul lavoro di Benitez e sulla stagione è evidente: soltanto nelle ultime settimane Hamsik ha ripreso a giocare su buoni livelli; le assenze di Zuniga e Behrami si sono avvertite, così come l’indisponibilità di Mesto, un ricambio così prezioso da spingere Rafa ad annunciarne l’imminente rinnovo di contratto nonostante abbia trentun anni. Nel calcio italiano, almeno a certi livelli, raramente si fa ricorso agli svincolati, invece nello scorso novembre il Napoli ha dovuto tesserare Reveillere, esterno francese che non giocava dalla primavera, per far fronte all’indisponibilità di Zuniga e Mesto e in queste ore si valutano i suggerimenti su portieri liberi perché è un rischio andare avanti su tre fronti (campionato, Europa League e ad inizio maggio c’è la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina) con due portieri, il collaudatissimo Reina e Colombo, che non ha mai giocato. Questo dà il senso delle difficoltà che ha dovuto affrontare Benitez e sulle quali, a differenza di suoi colleghi italiani, ha evitato di versare lacrime. Si va avanti, facendo a Rafael un caloroso augurio affinché si rimetta al più presto: la gente di Napoli aspetterà con affetto il rientro del giovane portiere che in questi mesi ha sviluppato un’impressionante massa muscolare, fisicamente un altro rispetto a quello che arrivò in estate dal Santos. Benitez ha fatto un richiamo alla squadra alla vigilia della partita con il Genoa: stasera massima concentrazione e intensità perché i rossoblù sono in una rassicurante posizione di classifica e Gilardino ha ritrovato le energie degli anni d’oro, sognando di guadagnarsi un posto nella lista di Prandelli per i Mondiali in Brasile. Sotto l’aspetto psicologico non sarà facile giocare conoscendo il risultato della Roma (a +7 in attesa dello scontro diretto al San Paolo in marzo e del recupero con il Parma in aprile) e aspettando il secondo match con lo Swansea giovedì a Fuorigrotta. Ma sarebbe un errore farsi distrarre dall’Europa League perché la rincorsa alla Roma non ammette pause: i giallorossi non sono stati brillanti a Bologna, hanno rischiato di subire il pareggio ma alla fine sono riusciti a conquistare tre punti utili per tenere a distanza il Napoli. Deve partire una risposta convinta dal San Paolo, con le reti di Higuain e (si spera) di Hamsik e con la solidità difensiva che sembra essere stata ritrovata: un gol preso nelle ultime quattro partite è un indizio che fa sperare Benitez.
Fonte: Il Mattino
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