La bruttissima pagina della finale di coppa Italia. Il primo pensiero di Benitez va a Ciro Esposito e ai feriti napoletani. «Mi auguro che possano rimettersi al più presto. Quello che è successo a Roma non mi era mai capitato in carriera. Ci sono le autorità per trovare le giuste soluzioni, noi possiamo aiutare a migliorare il clima prima delle partite. Per questo non parlo degli arbitri e cerco di non alimentare la tensione. Le porte chiuse? Brutto giocare senza pubblico».
Il tecnico spagnolo da uomo di calcio poi si sofferma sul campo e illustra il piano scudetto. Tre i punti chiave, quelli che possano lanciare il Napoli nella lotta al vertice. «Bisogna migliorare le strutture, arricchire la rosa e far crescere i giocatori che già abbiamo in organico». Rafa al primo anno ha centrato la coppa Italia, s’attende ora un altro passo avanti per poter vedere il Napoli in lotta per il tricolore. «Non ho paura di avere obiettivi importanti. Però dire che puntiamo a vincere il campionato, significa dire che sei più bravo e se non ci riesci hai fallito. Noi abbiamo fiducia, sappiamo che possiamo essere più vicini, però dobbiamo avere maggiore continuità per avvicinarci ai primi due posti e provare poi a vincere. Il Napoli ha conquistato 27 anni fa il primo scudetto, l’obiettivo è alzare il livello della competitività». Benitez chiarisce il concetto. «Non mi tiro indietro ma vincere lo scudetto non è scritto sul contratto. Bisogna comunque tenere presenti dei valori: siamo il ventesimo club più ricco al mondo e nella classifica abbiamo avanti altri 4 club italiani. Quindi, dobbiamo ancora crescere».
Il lavoro sul mercato, i ruoli e i reparti da migliorare. Stavolta il tecnico spagnolo si mantiene più sul vago. «Importante è migliorare la rosa, avere più alternative in squadra e crescere in continuità. Dobbiamo migliorare soprattutto su questo per poterci avvicinare ancora di più ai vertici. Di mercato parlo con il direttore sportivo Bigon, siamo in sintonia su cosa fare, ora bisogna capire cosa possiamo fare». Benitez cerca di tenere viva ancora l’attenzione su queste ultime due sfide, collegandole a quello che sarà il futuro. I giochi sono già fatti e il Napoli è aritmeticamente terzo ma Rafa prova a dare un senso alle ultime due partite. Contro la Sampdoria mancheranno Albiol, Higuain, Behrami, Dzemaili e Britos. Cinque assenti, più quella già da tempo di Rafael. Nuova chance per Pandev in attacco. «Le motivazioni ci saranno: c’è chi punta al Mondiale, chi vuole guadagnarsi la riconferma e chi cerca di mettersi in mostra per qualche altra squadra».
Tra i motivati in queste ultime due partite il colombiano Zuniga, dopo un lunghissimo stop e un rientro laborioso. Ora spinge per giocare e mettersi in mostra in vista delle convocazioni di Pekerman, il ct della Colombia, per i Mondiali. Dovrebbe partire in panchina, con Maggio: tutti e due troveranno spazio in partita. «Zuniga ha sbagliato con quel gesto, ne abbiamo parlato e ci siamo chiariti. Devo gestire tutta la rosa, in queste ultime partite e devo tenere conto di più esigenze. Contro il Cagliari era giusto ad esempio far esordire Colombo».
Fonte: Il Mattino
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