messaggi. E’ Benitez, quello del sandalo del Brian di Nazareth, l’acuto riferimento – accompagnando l’espressione con il movimento della mano alzata – invocato al termine d’una settimana di chiacchiericci vari ed arricchita da leggende petropolitane. «Ai tifosi dico: non perdete le vostre energie seguendo il sandalo…». E’ Benitez quello del «sin prisa e sin pausa», che sta semplicemente per senza fretta ma senza pausa, il primo input lanciato ad una città poi educata a modo suo, provando ad infonderle una struttura elegantemente «dissacrante» dello stress da calcio. E’ il Benitez che a grandi bracciate cerca un approdo per suggerire la propria visione di questo football talvolta isterico e spinge Napoli a «nuotare affinché poi non si muoia in spiaggia». E’ il Benitez che spazia in tv e non sfugge al dibattito, anzi ci sta dentro, e sa come addomesticare le insidie dei microfoni (altrui) o fungere da testimonial d’una città osservata nella sua anima culturale. E’ un uomo dei tempi che a modo suo #cipuòstare, ci sa stare.
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