Dagli Usa il futuro allenatore del Napoli:
«Adesso torno a Londra per riposarmi. Per la prossima stagione mi piacerebbe restare al top in club che giocherà la Champions League, se è possibile». Le parole sono di Rafa Benitez che ha appena rimediato la seconda goleada da parte del Manchester City (5-3 dopo il 4-3 di due giorni prima) nello spettacolare impianto dei New York Giants ma pare non farci neppure caso. Rafone non ha un profilo twitter quindi non può seguire da vicino il presidente De Laurentiis che ha promesso l’annuncio con un tweet del suo nuovo tecnico.
Benitez chiederà in queste ore al Chelsea una liberatoria per poter cominciare a lavorare con il Napoli: è solo una formalità, in fondo. Il suo contratto ad interim, appena 10 mesi, scade il 30 giugno, e nonostante l’Europa League e il terzo posto in Premier League al suo posto, ed è il segreto di Pulcinellla, è pronto José Mourinho. Non c’è fretta per dire di sì al Napoli, tanto è tutto fatto. Fa il bilancio della sua annata: «Abbiamo vinto un trofeo e abbiamo fatto bene sia nelle coppe nazionali che in campionato nonostante un ambiente esterno non proprio favorevole», dice riferendosi alle continue contestazioni del pubblico dei Blues sempre pronti a contestarlo e a invocare il nome del suo predecessore, Roberto Di Matteo. Il tecnico spagnolo ha anche confermato la sua propensione per i giovani talenti e per lavorare alla loro crescita «Quando tu hai degli ottimi giocatori di cui vedi i miglioramenti ti piacerebbe restare con loro per vederli crescere».
Certo è che neppure Benitez pronuncia la parola Napoli in attesa di ottenere la liberatoria dal Chelsea. Demba Ba, l’attaccante senegalese preso dal Newcastle a gennaio lo esalta: «Ha gestito bene il turnover fra me e Torres, ho avuto la possibilità di giocare molto da quando sono arrivato e questo è positivo. Ho imparato molto e sono davvero felice. Sapevamo dall’inizio che Benitez sarebbe andato via, eravamo da subito preparati».
David Luiz, uno dei giocatori che è cresciuto di più sotto la guida, non si nasconde: «Si può essere professionali anche quando tutto ti va contro, è sorprendente. Abbiamo vinto l’Europa League e ci siamo qualificati per la Champions League perché lui è un allenatore fantastico – ha detto al The Sun – ho imparato molto con lui. Quando si vince un altro titolo europeo la stagione non può che essere buona».
Strana staffetta, quella tra Mou e Rafa: tre anni fa all’Inter toccò allo spagnolo prendere il posto del portoghese. Ora è il contrario.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro