Vuoi vedere che…C’era una volta il clima pesante dell’insoddisfazione: poi è arrivata Doha, poi c’è scappata Cesena. Vuoi vedere che: Higuain non trovava la porta, Hamsik avanzava a cresta bassa e intorno a Benitez c’era un nuvola di diffidenza. Vuoi vedere che: la Supercoppa è in bacheca e trenta punti – con i tre del Manuzzi – significano che qualcosa è cambiata. Chissà cosa c’è da vedere, fino in fondo alla stagione.
Benitez, era il suo Napoli: tanta testa…
«Abbiamo usato il cervello, abbiamo dimostrato – dopo un avvio un po’ difficoltoso – di poter vincere contro chiunque e di non soffrire certe gare. Abbiamo vinto e questo potrebbe bastare: invece a noi piace farlo anche giocando bene».
La classifica si sta spaccando: voi e la Lazio sempre più terzi.
«Ma non ci applichiamo ai numeri, perché qui le situazioni possono cambiare da una settimana all’altra: domenica c’è il derby di Roma e noi aspettiamo la Juventus, potrebbero verificarsi risultati che modificherebbero ulteriormente la situazione».
L’impressione è che la vittoria di Doha abbia cambiato il Napoli.
«Abbiamo più fiducia, senz’altro. Perché abbiamo battuto una grande squadra. E l’autostima in casi del genere cresce. Anche con il Cesena siamo stati bravi nel gestire momenti complicati. Ma complessivamente ed alla distanza poi sono emersi i nostri pregi».
Il vostro orizzonte si ferma al gradino utile per gli spareggi Champions?
«Una serie di risultati potrebbe rivelarsi utile per avvicinarsi… Ma noi lottiamo sempre, senza porci limiti e senza ossessionarci. Questi tre punti hanno il loro peso. Però sappiamo che domenica sera sarà difficilissima, che Doha non farà testo, perché comincia una sfida nuova. E loro hanno intensità, hanno qualità».
Per lo scudetto è impossibile?
«Vedremo dove saremo domenica prossima»
E voi avete ritrovato i gol di Higuain e un Hamsik a livelli rilevanti.
«Sono calciatori importantissimi per noi e lo sono sempre stati, poi ci sono i periodi. Entrambi sono fondamentali per noi».
Il mercato: ci pensa?
«Non è facile intervenire a gennaio. L’anno scorso siamo intervenuti con decisione e stavolta abbiamo preso Strinic e Gabbiadini, che possono darci ciò che ci serve».
La stessa squadra (quasi) di Doha: sembrano scelte definitive.
«Ho voluto che chi ha giocato in Qatar potesse ripetersi, ma ho fiducia in chiunque. A centrocampo, Gargano e David Lopez ci assicurano ritmo e interdizione, però io credo in Inler ed in Jorginho e so che avrò bisogno di loro».
Si sta riproponendo Mertens.
«Che ci ha consentito, nella ripresa, di aver maggior palleggio».
La sensazione è che lei abbia pensato anche alla Juventus.
«Mai. La partita è diventata facile ma non lo è stata immediatamente. E calcoli in Italia, ma in genere, non giova farne».
Fonte: Corriere dello Sport
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