NAPOLI – Si è sfogato con il quarto uomo a fine partita ma Benitez se ne guarda bene dal rivelare il contenuto delle sue lamentele: «Sì, ho parlato con il quarto uomo ma non posso dire quello che gli ho detto. E dell’arbitro non parlo mai».
Non è il Benitez di sempre. Stavolta appare piuttosto contratto. E’ deluso per il risultato. Non certo della prestazione dei suoi. Per il tecnico del Napoli, la squadra ha risposto bene. Finanche in dieci. E la ricopre di complimenti: «L’analisi della gara è semplice: nel primo tempo abbiamo fatto bene giocando con qualità e creando più di un’occasione gol. Anche nel secondo tempo, seppure in dieci uomini siamo riusciti a creare delle opportunità per fare gol e mostrato un buon carattere. Ed io sono sicuro che giocando a questo livello possiamo vincere ancora tante partite. Ora ci aspettano queste due gare in una settimana ma immediatamente dopo possiamo tirare il fiato, recuperare energie fisiche e mentali e preparare il finale di stagione al meglio. Sono fiducioso. Tocca solo fare i complimenti ai miei per come si sono comportati con la Fiorentina seguendo la scia della prestazione con il Porto. Siamo stati sfortunati a non capitalizzare alcune palle gol mentre in altre occasioni è stato bravo il loro portiere».
Un’amarezza dietro l’altra: prima l’eliminazione dall’Europa League, poi il passo falso interno con i viola con relativo infortunio di Mertens. Ma Benitez non si perde d’animo. Anzi per caricare lo spogliatoio ed anche l’ambiente, alquanto preoccupato, aggiunge: «Io penso sempre al secondo posto. Dipenderà da noi ed anche dalla Roma. Vediamo cosa succederà. Io ci credo ancora»
. Spiega il perchè della sostituzione di Higuain: «L’ho visto un po’ stanco ed ho preferito sostituirlo, spostando Callejon che aveva più velocità e si sarebbero potuto creare delle opportunità per fare gol. Higuain arrabbiato per la sostituzione? Non credo. Si è arrabbiato per cosa è successo nella partita, non per la sostituzione, sa che la sostituzione dipende dal fatto che c’è bisogno di un po’ di freschezza in più. Devo guardare tutte le cose positive fatte oggi, a tre giorni di distanza da una gara col Porto e la squadra mi è sembrata pronta a queste nove partite che restano. Ha mostrato carattere ed è questa la chiave di lettura della crescita».
E’ soddisfatto della prova di Henrique da centrale di difesa ed avrebbe voluto anche far riposare Albiol ma rivela: «Fernandez era un po’ stanco ma non è facile rimpiazzare uno giocatore del livello di Albiol. Ora vedremo anche se sarà possibile recuperare Mesto». Ancora una volta Hamsik non è riuscito a brillare. Ma Benitez è contento della sua prestazione così come lo è stato per i due centrocampisti: «Tutta la squadra ha fatto bene a mio avviso ed anche Hamsik si è mosso tanto, ha trovato gli spazi per inserirsi, ha cercato il dialogo con i compagni. Inler e Jorginho hanno fatto la loro parte a centrocampo ma una volta in dieci uomini non è stato possibile mettere in pratica gli inserimenti che avevamo previsto. Tra l’altro si trovavano difronte Borja Valero ed Aquilani che hanno grande tecnica ed avrebbero potuto trovare il pallone filtrante in qualsiasi momento e questo non è avvenuto».
Nel finale ha poi dovuto spostare Behrami da difensore basso a destro, un ruolo non proprio gradito allo svizzero: «Ma io non devo convincere nessuno a giocare in un ruolo. Behrami è un calciatore del Napoli e può giocare anche da centroavanti se occorre». Intanto per Catania deve rinunciare ad altre due pedine: Mertens per infortunio e Ghoulam per squalifica. Insomma, una sconfitta che pesa sotto tutti gli aspetti.
Fonte: Corriere dello Sport
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