Potrebbe ostentare orgoglio per un turn over ampiamente riuscito ma stavolta Benitez mostra più umiltà di prima:«Dico sempre che la rotazione, o turn over come si vuole chiamare, riesce quando tutti i calciatori sanno cosa devono fare in campo. Ci credono. Hanno fiducia nel modulo che applicano e dimostrano le qualità tecniche di cui dispongono. Per me è importante insegnare i principili fondamentali del gioco. Poi il resto viene di conseguenza. A chi gioca meno, non posso chiedere il massimo perchè hanno bisogno della dovuta amalgama ma a me basta che mettano in pratica quando facciamo in allenamento e stasera lo hanno fatto».
Non vuole entrare nel merito delle prestazioni dei singoli. Il tecnico spagnolo glissa quando gli chiedono di Insigne: «E’ difficile parlare di un solo giocatore, con lo Young Boys c’è stata una grande prestazione collettiva. Era importante fare tre gol e non subirne per un discorso di differenza reti, anche per evitare quanto già accaduto lo scorso anno». Spende però una parolina su Rafael:« E’ stato bravo nell’ultima giocata, quando ha impedito un gol agli avversari ma sono state tante le cose positive viste in questa gara. Grande prestazione nonostante vari cambi».
Il bomber. Neanche su De Guzman, un calciatore da lui voluto e da lui incoraggiato, Benitez si vuole soffermare: «Le qualità le conoscevamo. Non era un problema di posizione in campo. Si trattava di trovare i tempi di inserimenti giusti, di ambientarsi nella nuova squadra, di raggiungere il meglio della condizione. Sono contento per lui che abbia realizzato tre gol. Lì davanti è uno che ci sa fare. L’abbiamo preso apposta. Ci tornerà molto prezioso per il futuro».
Non intende ampliare l’orizzonte degli obiettivi. Per Benitez, questo Napoli deve pensare a vincere gara dopo gara e cercare di andare lontano in Europa League e fare bene anche in campionato: «Ora andremo a Firenze con la mentalità giusta, la squadra sta crescendo. I ragazzi stanno migliorando sotto tutti i profili, è aumentata l’autostima ed è cresciuto l’entusiasmo. Il nostro obiettivo? L’ idea è quella di guardare una partita alla volta, non di più. Resta l’amarezza per i passi falsi iniziali ma lì non ci possiamo fare nulla e bisogna guardare solo avanti».
Rivincita. E’ innegabile che la rivincita sullo Young Boys sia anche la sua rivincita. Benitez è andato oltre alla normale coerenza, ha rivoltato la formazione presentando in campo un Napoli 2 e lasciando riposare i big in vista della trasferta a Firenze. Una situazione ideale per l’allenatore che ora può contare su fior di ricambi quali De Guzman, Henrique, lo stesso Mesto:«Ma noi vogliamo valorizzare tutto l’organico, vedere a gennaio dove saremo sia in campionato che in Europa League , poi a quel punto vedremo se è il caso di fare qualche operazione di mercato. Per ora pensiamo solo a migliorare. A gennaio non è semplice operare perchè a stagione in corso i calciatori impiegano tempo per ambientarsi. Poi vediamo con Bigon: se non c’è bisogno di intervenire, vuol dire che avremo vinto tutte le gare fino a gennaio…..»
Intanto rassicura che per Britos non si tratta di un infortunio di particolare entità e conclude sulla poca presenza di tifosi al San Paolo: «I tifosi apprezzeranno la nostra crescita ed i nostri risultati. Torneranno, ne sono sicuro. Ora intanto andremo in trasferta e non si pone il problema. Affronteremo una Fiorentina organizzata ed insidiosa».
Fonte: corriere dello Sport
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