Sarà a Dimaro con il gruppo e ha molte chance di restare anche se arriva Michu. Benitez crede in Duvàn Zapata. In organico non c’è un altra punta con le sue caratteristiche: alto, possente, molto fisico. E poi, dovendo giocare in tre competizioni, il Napoli ha bisogno di un attaccante giovane da poter impiegare talvolta al posto di Higuain o quando c’è da dare più peso al reparto offensivo. In fondo, l’attaccante colombiano è andato al di là di ogni previsione, ambientandosi in fretta e realizzando ben sette gol al suo primo campionato lontano dal Sudamerica: cinque in campionato, uno in Champions, uno in Europa League. E ora il Napoli sta pensando concretamente di trattenerlo nonostante le richieste stiano fioccando sia dall’Italia (il Torino) che dall’estero (Portogallo e Spagna).
Astro nascente. Rispetto a Vargas, l’ex calciatore dell’America di Cali e dell’Estudiantes La Plata, è costato molto meno ed è arrivato senza un pedigree. E a molti che si aspettavano Jacksn Martinez era sembrato un ripiego. Poi Zapata, che il Napoli preferisce chiamare semplicemente Duvàn per evitare casi di amonimia, ha cominciato a mettere in mostra le proprie qualità. Un gol in acrobazia in casa dell’Olympique Marsiglia, una doppietta a Catania, una rete alla Sampdoria, altre due al Verona e pure un bersaglio centrato nel due a due con il Porto. Una scommessa su cui insistere, quindi. E un calciatore che ha dalla sua caratteristiche fisiche non comuni. Ecco perché il Napoli spera che possa esplodere tra le sue fila piuttosto che darlo in prestito. E il colombiano che ha già legato con Kolybaly, altro gigante d’ebano, è pronto a giocarsi le sue chance nel ritiro di Dimaro e fungere da prima punta in attesa del rientro di Higuain. L’arrivo di Michu, del resto, non gli preclude la possibilità di giocare al centro dell’attacco. Rispetto allo spagnolo, infatti, Zapata è uno che sa stazionare nell’area di rigore e non è spaventato dal corpo a corpo con i difensori. Deve solo acquistare più esplosività negli spazi stretti e migliorare nel possesso palla. Per il resto, si tratta di una pedina che può solo far comodo in un organico che difetta proprio di fisicità e che si trova ad affrontare ben tre competizioni nella stessa stagione: campionato, Champions League (in caso di superamento dei preliminari) e Coppa Italia. E l’abbondanza specie nel reparto avanzato non è mai troppa.
Che Duvan Zapata avesse qualità fisiche e tecniche per poter far bene anche in Italia, a Benitez era stato detto da un suo ex allievo ai tempi del Valencia, poi anche collaboratore durante la permanenza al Liverpool, Mauricio Andrès Pellegrino che lo aveva allenato nell’Estudiantes. E così Zapata, classe ‘91, alto 1.89 per 88kg, si è ritrovato in maglia azzurra per poco meno di sette milioni di euro e vuole sfondare-
Fonte: Corriere dello Sport
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