NAPOLI – Ma sì, questa è casa sua: una Champions e un’Europa League, la vecchia (cara) coppa Uefa e poi la Supercoppa, di tutto un po’ o anche di tutto di più, e stavolta che si riparte, in testa solo il Borussia Dortmund, la Napoli che Benitez svela attraverso il sito del club o quello dell’Uefa è una scheggia impazzita che forse conviene accuratamente evitare. «A me piacciono le sfide». Ci sono cose che si pensano e però non si dicono e mentre la notte sta per arrivare, con le sue ombre, le umanissime paure, ciò che splende in vicinanza è il sereno coraggio d’un uomo che non ha timori: «Abbiamo dimostrato una mentalità offensiva, cercando il risultato attraverso il possesso di palla: abbiamo subito poco e segnato nove reti in tre partite».
ALL’ASSALTO – E’ l’inizio di una nuova era, è l’occasione per togliersi di dosso quel filo di polvere che rimane del su breve Inter…regno: è l’Europa che conta, attraversata da Benitez a testa altissima, passeggiando persino con il Liverpool sul podio della premiazione: Napoli-Borussia Dortmund, in sessantamila con il nasino all’ingiù per vedere cosa si riserverà questa serata tra le stelle di Klopp e quegli scugnizzi che già sembrano giocare a memoria, titic-titac (da non confondere con il tiki-taka), e poi avanti tutti alla conquista d’un sogno. «Abbiamo un’altra occasione per confermare la nostra crescita, al di là del risultato, come dicono i tifosi. Io sono contento del nostro percorso e ora con il Borussia Dortmund possiamo avere nuove risposte. Affrontiamo la capolista della Bundesliga, i vice campioni d’Europa, un club consolidato e che negli ultimi sei anni ha lavorato sempre con lo stesso allenatore. Li rispettiamo, ma a noi piacciono le sfide».
GENTE CHE VIENE – E allora, la parola al san Paolo, a quello stadio nel quale non ci sarà praticamente posto, al dodicesimo uomo convocato per la circostanza da Rafa Benitez, «Sarà importante avere i nostri tifosi al fianco. Questa è una città in cui non si vive di solo calcio, ma nella quale il calcio si sente. Sento stimoli importanti, mi sembra di rivivere l’atmosfera di Liverpool, l’entusiasmo del nostro stadio è contagioso».
ECCOCI – E allora, si gioca: è Napoli-Borussia Dortmund, roba per uomini forti, già temprati in quel clima da Champions che non toglie il sonno, semmai induce a star svegli: «Io l’ho fatta e anche tanti calciatori che sono nel Napoli hanno avuto modo di giocarci. Higuain è un giocatore fantastico, di massimo livello, però sostituire Cavani è diverso, perché occorre adattarsi. Ma Gonzalo ha già dimostrato al Real Madrid la sua qualità e lo sta facendo anche qui. Vogliamo far bene in campionato e in Europa. Io sento che questa può essere una stagione speciale».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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