NAPOLI – Dopo la sostituzione a Parma, la tripletta con la Lazio. Benitez si complimenta con Higuain (ed anche con Mertens) e spiega: «Con Gonzalo ho la fortuna di poter parlare in spagnolo e non c’è stato alcun problema tra di noi. Ho un rapporto fantastico con lui. Sa quando gioca bene e quando no. So che ha la capacità di fare meglio e lo sprono in continuazione. Stavolta ha giocato per la squadra e la squadra ha giocato per lui e sono arrivati tre gol. Higuain ha capito dove siamo arrivati e si è messo a disposizione della squadra. I suoi numeri non mi sorprendono e se può competere anche per la classifica dei cannonieri al primo anno in Italia, vuol dire che la sua stagione è altamente positiva. Lo stesso dicasi per Mertens che ha realizzato un gran gol e si è procurato il rigore».
ALTRI SEGNALI – Ma il tecnico del Napoli voleva dare dei segnali precisi al gruppo dopo il capitombolo di Parma, da qui le tante novità di formazione. Fuori Hamsik, Fernandez ed Inler. «L’allenatore è un eterno insoddisfatto – dichiara Benitez – Anche quando la squadra segna quattro gol vorrebbe che non si commettessero più certe distrazioni difensive. E quando si è in vantaggio, vorrebbe che si sapesse gestire meglio la gara. Non ci riusciamo ancora, segno che dobbiamo raggiungere la maturità. E anche l’equilibrio tattico. Con quei quattro davanti siamo capaci di far danni a chiunque ma poi ci scopriamo nella fase difensiva. Dopo Parma era importante tornare alla vittoria. Ed ho cambiato alcune pedine per dimostrare che tutti sono in gioco e per stimolare il gruppo. Le risposte sono state positive. Ma d’ora in poi ci sarà spazio per chi sta meglio».
A gara in corso è toccato ad Albiol lasciare il terreno di gioco. Dice il tecnico: «E’ quello che ha giocato più di tutti e penso sia vittima anche di un virus per cui ho ritenuto di sostituirlo perché non è da lui commettere certi errori. Ma Raoul ha disputato un campionato fantastico ed è giusto preservarlo per questo finale di campionato».
TERZO POSTO – Nonostante la vittoria con la Lazio, per Benitez il finale di campionato va giocato con la stessa intensità in quanto la certezza del terzo posto non è ancora aritmetica: «Intanto dobbiamo pensare a blindare questo posto in classifica e quindi tocca vincere le partite che restano. E poi penseremo alla Coppa Italia, un traguardo a cui teniamo». Lascia intuire che anche sabato ad Udine ci sarà un’altra rotazone: «Dobbiamo gestire gli uomini e le energie in questo finale». E quindi potrebbe toccare di nuovo ad Hamsik, ad Inler ed a chissà chi altro. «E’ vero ci manca equilibrio di squadra in taluni momenti ma quando tutto gira le partite si vincono ed il pubblico è soddisfatto, lo dimostrano i quarantamila che sono venuti al San Paolo. A loro, il Napoli piace».
Prima di chiudere vuole spendere una parola per Mesto: «Avevo notato che c’era qualche sfasatura nella fase difensiva ma ho aspettato il tre a uno per far entrare Giandomenico, spostando Henrique a centrocampo. Sono contento per il recupero di Mesto e per il suo rientro che è coinciso con una bella vittoria».
LA REAZIONE – Conclude così: «La reazione dopo Parma c’è stata. Una volta passati in svantaggio con la Lazio siamo stati bravi a rimontare ed a portarci sul tre a uno. Lì non siamo stati capaci di gestire ma nel finale siamo tornati di nuovo il Napoli in grado di colpire l’avversario con i suoi attaccanti tra cui lo stesso Insigne che con la fascia di capitano al braccio è sembrato più responsabilizzato e può aiutare a farlo maturare prima».
Fonte: Corriere dello Sport
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