Quella dell’esordio è sempre la notte degli esami anche per un allenatore come Benitez che di situazioni così ne ha vissute tantissime. Contro il Bologna parte l’anno del Napoli. «Cominciare un campionato dà sempre una motivazione speciale, soprattutto in una squadra nuova: speriamo di partire bene, sento il grande entusiasmo della città, sono molto motivato a fare bene il percorso», dice Rafa. Il percorso è quello che porta allo scudetto. Conte ha frenato sul ruolo di Juve favorita ricordando i grandi investimenti economici fatti dalle altre sul mercato. E Benitez ha replicato così. «Per me la Juve è favorita, hanno vinto due volte lo scudetto, sono una squadra fortissima e hanno preso Tevez e Llorente. Si sono rinforzate anche le altre, la Roma, la Fiorentina, lo stesso abbiamo fatto noi. Sarà un campionato molto interessante: giusto dire che la Juve è favorita ma non sempre vincono i favoriti». L’arrivo di Zapata, benedetto da Rafa. «Una nostra scelta, un giovane forte che vuole crescere: al fianco di Higuain, che è al massimo livello, va bene». Benitez parla dell’alta classifica e allarga il discorso. «L’Inter non gioca la Champions, anche la Roma: tutte e due avranno tempo per il campionato. La Fiorentina ha preso Gomez, il Milan è sempre una squadra forte, soprattutto c’è la Juve: siamo tutte “nominate” per l’oscar dello scudetto, alla fine vedremo chi lo vince». Ermetico sulla formazione. «La dico alla squadra alla vigilia della partita. Abbiamo avuto in settimana un problema di Insigne, non sarà facile vedere chi inizia, in attacco ci sono giocatori forti arrivati quest’anno e forti dell’anno scorso. Anche in difesa è così». La mentalità vincente, il concetto sul quale batte Benitez. «Bisogna metterla in ogni partita: ora c’è il Bologna. Dopo due-tre mesi si potrà cominciare a dire per cosa potremo lottare. Mi è piaciuto l’atteggiamento dei giocatori, sento la passione dei tifosi, la società ha speso tanti soldi. Se facciamo ancora di più sul mercato sono contento ma se non lo facciamo sono contento lo stesso: con questi giocatori si può arrivare in fondo». Senza fretta ma senza pause, questo lo slogan. «La partita si vince al primo minuto e qualche volta alla fine, importante è avere i tifosi sempre a fianco. Il Bologna? Se facciamo le nostre cose bene sono gli altri a doversi preoccupare di noi. Fondamentale è l’equilibrio». All’esordio le maggiori certezze e le maggiori incognite. «La squadra ha tanti giocatori con la mentalità offensiva e questa è una certezza. Si parla della fase difensiva perchè abbiamo cambiato il modulo. Ma ora abbiamo due portieri forti, l’anno scorso c’era solo De Sanctis, ora Reina e Rafael. E in difesa abbiamo giocatori di esperienza e qualità. Fernandez ha sempre avuto la mia fiducia, ha giocato tante partite a Getafe e nell’anno del Mondiale chi è nel giro delle nazionali punta a giocare molto». Su Astori. «Il presidente vuole sempre aiutare sul mercato, io preferisco avere tre centrali su quattro di piede destro perchè sanno calciare più facilmente con il sinistro a differenza dei sinistri che hanno più difficoltà ad usare il destro». Chiusura su Zuniga. «Deve pensare solo alla partita con il Bologna». Sui cori razzisti contro i napoletani dice. «Non è semplice prendere una posizione, la cosa migliore è l’indifferenza, noi in campo dobbiamo fare il nostro lavoro».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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