Dopo un anno in Championship, Rafa Benitez ha riportato il Newcastle in Premier League. Un grande risultato per il tecnico spagnolo che, in seguito alle esperienze con Napoli e Real Madrid è ripartito dall’Inghilterra con i Magpies. L’ex allenatore azzurro ha concesso un’intervista ai microfoni di CalcioNapoli24, per parlare della compagine partenopea e degli anni vissuti in Italia; queste le sue parole: “Quando siamo arrivati a Napoli abbiamo cambiato un po’ la mentalità. Credo che ci siamo riusciti, portando giocatori di un altro spessore e di un altro nome. Dopo provando a migliorare un po’ la struttura e l’organizzazione della società. Livello? Credo che mancasse circa un 30%. Koulibaly e Mertens? Sono calciatori di livello tecnico-tattico molto buono. Fisicamente qualcuno ha più possibilità di altri, ma nel calcio non conta solo la fisicità: conta l’intelligenza calcistica e la tecnica. Parliamo di due calciatori che sono di un buon livello e possono giocare ovunque, ma credo siano felici a Napoli”.
“E’ vero che preferiva Damiao al Pipita? Il presidente venne a casa mia Londra e mi disse: ‘Dimmi che attaccante vuoi comprare’. Io gli scrissi cinque nomi in un tovagliolo: uno era chiaramente Higuain, c’erano poi Lewandowski, Suarez, Dzeko e Mario Gomez. De Laurentiis prese il tovagliolo e già sapeva i nomi. Chiaramente la scelta del Pipita era nostra, Damiao era una possibilità nel caso in cui non si arrivava a questi giocatori che volevamo noi”.
