Oreste Vigorito, numero uno del Benevento, è intervenuto ai microfoni di OttoChannel per tornare a parlare del futuro del campionato di Serie B: “L’unica certezza che abbiamo è l’assenza di pareri concordi sulla ripresa del campionato. Ciò che sorprende di più non è che ci viene detto quando comincerà il campionato, ma il come. In queste condizioni risulta difficile programmare una qualsiasi ripresa delle attività anche dal punto di vista economico. Eravamo pronti da tempo per allenarci, avendo preparato quanto necessario per il rispetto del protocollo redatto dalla Figc. E’ chiaro che questo mette in moto l’acquisto di una serie di strumenti necessari, aventi un costo che si aggira tra i 300 e i 400mila euro. Non si può mandare tutto allo sbaraglio. Quale protocollo bisogna rispettare per lo svolgimento degli allenamenti individuali? Chi corre sul lungomare non credo faccia dei tamponi. Se la cosa si riduce nel dare in prestito agli atleti il terreno di gioco, allora non c’è bisogno di seguire i protocolli. Una preparazione, però, non si fa con una corsetta amatoriale. E’ tutto molto nebuloso, quindi siamo davanti a una scelta politica che ci mette in condizione di grande disagio”.
Sull’eventualità di uno stop al campionato e la conseguente necessità di identificare le società promosse in Serie A il numero uno del club sannita ha poi spiegato: “La classifica virtuale oggi, per il regolamento della B, vede le promozioni di Benevento e Crotone più tre retrocessioni. Quella dei play off è una regola che ogni anno viene richiesta dalla Lega alla Figc, ma si tratta di una innovazione di cui si può fare anche a meno. E’ chiaro che ci sarebbero dei ricorsi, ma è preferibile seguire delle regole che abbiano la logica del riconoscimento del merito in una situazione di emergenza. E’ vero che al Benevento mancano otto punti per andare in serie A dal punto di vista aritmetico, ma se si considerano gli scontri diretti credo che nessuna inseguitrice potrà colmare la distanza”.
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