Il primo storico punto in Serie A non si scorda mai. Per un tifoso, figuriamoci per un presidente. Con gol a tempo scaduto del proprio portiere, per di più. Pensate, dicono che Oreste Vigorito, il presidente Benevento, dopo il gol di Brignoli contro il Milan abbia addirittura pianto. “Il calcio è sentimento, sennò non serve a niente. Il problema è proprio questo, che sta smarrendo l’umanità, nel senso di centralità dell’uomo – ha dichiarato proprio Vigorito nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera – Il calcio dovrebbe chiedersi da dove viene e dove sta andando, invece non lo fa. Voi pensate che il problema sia il Benevento ultimo, invece no: il problema è che metà squadre stanno a zero perché fra noi e i 9 punti di questo o quell’altro non cambia nulla, fra ricchi e poveri c’è una voragine che inghiottirà tutti, prima o poi. È un campionato ingiusto”. Poi, sulle speranze salvezza: “Credo molto in De Zerbi, è l’uomo giusto per la salvezza. Perché noi ci salviamo, scrivetelo pure. Ora le streghe ci sorridono. Quando comprai il Benevento dissi che saremmo andati in A e mi presero per pazzo. Adesso siamo partiti e vogliamo un altro record: salvarci dopo aver perso le prime 14. Come diceva Troisi, scusate il ritardo”. Infine, su Brignoli, l’eroe di giornata: “È un bravissimo ragazzo, semplice, pulito, ha vissuto una favola e questa è per lui la soddisfazione più grande. Se lo meritava, ha dovuto abbassare la testa tante volte in questo campionato. Qualcosa è successo, l’incantesimo s’è spezzato, quando abbiamo segnato a Napoli nevicava. Il vento è cambiato. E se lo dico io che campo con l’eolico…”. L’intervista completa sul Corriere della Sera.
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