Benevento-Napoli, festa nel nome di Imbriani. Striscione “ADL buffone”

Benevento-Napoli non ha tradito le attese. L’ultima sfida al Ciro Vigorito (ma allora si chiamava ancora Santa Colomba) risaliva a 13 anni fa. Era il 13 marzo del 2005: gli azzurri ripartivano dalla C1 dopo il fallimento e s’imposero per 2-0 con i gol di Inacio Pià e del Pampa Sosa. Oltre ai 1663 presenti nel settore ospiti, almeno un altro paio di migliaia di seguaci di Insigne e compagni era disseminato tra la Tribuna inferiore e superiore. Meno le rappresentanze negli altri settori a causa delle limitazioni imposte dal Gos. Oltre 15mila gli spettatori, il soldout è mancato per appena un centinaio di tagliandi, tutti del settore Tribuna. La gente ha cominciato ad affollare gli spalti già due ore e mezza prima del fischio d’inizio, organizzandosi con spuntini a sacco. Un’ora prima dell’apertura delle ostilità lo stadio era già stracolmo e ribollente con i presenti in trepidante attesa. Particolarmente efficace il servizio d’ordine che ha scortato gli ultras del Napoli nello spicchio di curva Nord loro riservato evitando qualsiasi tipo di contatto. E nella ripresa, con tanto di striscione, si è alzato il coro «Adl Buffone», probabilmente in polemica per il deficitario mercato di gennaio. Una festa di sport e di valori, che rappresentano l’essenza del calcio e il reciproco rispetto nel segno di una tradizione e una vicinanza non solo territoriale, ma contrassegnata anche dal ricordo di Carmelo Imbriani, esempio di professionista e ragazzo esemplare.