Benevento. Calcio violento. Il nuovo capitolo viene scritto a Durazzano. Questa volta nell’immediata vigilia di una partita di Prima Categoria. I calciatori della squadra avversaria, il Real Cerreto, come denunciato dal loro presidente Billy Nuzzolillo che oggi sporgerà denuncia ai carabinieri, una volta giunti all’esterno dello spogliatoio sono stati oggetto di un lancio di pietre e bastoni da parte di un manipolo di pseudo-tifosi della Virtus Goti. Ad avere la peggio il centrocampista Matteo Iannotti, 29 anni, che ha riportato un trauma contusivo all’emitorace sinistro (15 giorni la prognosi). In lacrime i più giovani, sette elementi della Juniores, che non se la sono sentita di giocare. All’aggressione hanno assistito i commissari di campo, che, dopo una segnalazione inviata nei giorni scorsi alla questura e alla Figc regionale alla luce della rissa che caratterizzò l’epilogo della gara d’andata, hanno accompagnato la squadra da Valle di Maddaloni a Durazzano. «Il commissario presente sul nostro pullman – racconta Nuzzolillo – ci ha invitato a riunirci davanti all’ingresso in modo da poter accedere tutti assieme negli spogliatoi. Ed è stato nel momento in cui ci siamo raggruppati che si è registrata la vile aggressione da parte di alcuni giovanissimi. Al nostro arrivo, poi, non v’era traccia delle forze dell’ordine, giunte intorno alle 15.30. Voglio, inoltre, esprimere gratitudine ai tesserati della Virtus prodigatisi per garantire la nostra incolumità».
Immediata la replica del club di casa. «La partita – è scritto in una nota – non è stata disputata per volontà degli ospiti. Il Cerreto ha tentennato nell’accedere agli spogliatoi. Il presidente Carfora ha più volte insistito per far entrare la squadra. È in questo frangente che alcuni tifosi hanno cominciato a contestare il Cerreto». «C’erano tutti i presupposti per giocare – dice Carfora – erano presenti le forze dell’ordine, i commissari e l’arbitro e la decisione di non giocare è da attribuire al Cerreto. Ho invitato gli ospiti a entrare nella struttura proprio per tutelarli».
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro