Sport e politica. In questi giorni è il binomio più ricorrente nei discorsi degli italiani. Accostamenti e richiami. In primis la semifinale degli Europei di calcio Germania – Italia. Pallone ed economia. Pirlo e Klose. Mari e Monti e Angela Merkel. I ricchi titoli di stato tedeschi e i traballanti Btp di casa nostra. E lo spread ca saglie e scenne e che trascina con sé i nostri umori. Su e giù, sotto e ncoppa. Germania-Italia. Calcio e politica. Tutti sappiamo come è finita la partita. L’Italia ha battuto i tedeschi per 2 a 1. Meritatissimamente. Sovvertendo clamorosamente i pronostici di tanti esperti e di tantissimi “tirapiedi”. E mentre Mario Balotelli affonda la corazzata germanica, un altro super Mario, il nostro premier Mario Monti minava sicurezze e sicumere della Cancelliera Angela Merkel, ottenendo misure anti spread. E, come Balotelli ha mostrato il suo fisico statuario dopo il secondo gol al portiere Neuer, così Monti ha mostrato i muscoli e ha fatto la faccia truce sotto lo sguardo incredulo di Angelina da Berlino. Non solo. Il premier italiano ha finanche minacciato il suo veto alla Tobin tax, in caso di mancato accoglimento delle sue richieste economiche. Boom! Mai si era arrivati a tanto. Una sfida in stile classico film western. E Angelina ha ceduto. Evviva e applausi a Monti anche da parte di Grecia e Spagna, nostri compagni di ristrettezze e sacrifici. Monti batte Merkel 1 a 0. Calcio e politica… sempre Italia è. E qui irrompe un altro sport. Lo sport più praticato nello Stivale. Nun ce vedimmo a nisciuno. Il salto. Il salto in alto? No. Il salto in lungo? No. Il salto con l’asta? No. Il salto sul carro del vincitore! Se facesse parte delle discipline olimpiche, vinceremmo la medaglia d’oro! In quanti avrebbero scommesso un centesimo di Euro sulla nostra nazionale in finale agli Europei di calcio Nisciuno. Solo critiche a mappate. Dopo la disastrosa amichevole con la Russia pareva ‘a fine d’ ‘o munno. “Chisto nun è bbuono”. “Chisto è scarso”. “Chillo è raccomandato”. “Chill’ato nun capisce niente”. E ora? “Io ‘o ssapevo”. “L’Italia è cchiù forte d’ ‘o Brasile”. “Balotelli è meglio ‘e Pelè”. “Prandelli nun s’ ‘o sonna proprio a Lippi”. “’A Spagna l’abbuffammo ‘e gol”. Ipocrisia… ‘a cantava Angela Luce! Non meno svergognati i repentini cambiamenti di giudizio sulla missione di Monti a Bruxelles. “ E’ inutile andare al vertice”. “’A Merkel è tost”. “Monti nun tene curaggio”. “Sarà un fallimento”. “Invece di andare a Bruxelles, è meglio ca se ne va ‘a casa”. “Il Governo stavolta cade”. E mò? Le borse volano. Lo spread scende. La stampa internazionale magnifica i meriti di Monti. E in Italia? La strana maggioranza che lo sostiene, l’improponibile trinità, ABC, Alfano, Bersani e Casini, fanno a gara ad accaparrarsi fette di gloria per la riuscita della missione. “Monti ha avuto coraggio”, “Sì, ma perchè noi lo abbiamo appoggiato”. “No, noi abbiamo sostenuto”. “No, siamo stati noi a spingerlo”. Già… chissà che ne pensano gli elettori di ABC. Brutto sport il salto sul carro del vincitore. Il rimedio? Respingere i saltatori a colpi ‘e pernacchie.
Fonte: Il Roma.net
La Redazione
M.V.
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