La forza di un campione è, innanzitutto, nella sua testa. Cristiano Ronaldo è un fenomeno in campo e un professionista esemplare fuori. Un grande metodista, attento alla cura dei minimi dettagli. A confermarlo è anche Mehdi Benatia, suo compagno di squadra quando era alla Juventus: “L’episodio risale ad un viaggio di ritorno da Bergamo, noi due non avevamo giocato ed eravamo rimasti in panchina, perché ci sarebbe stata una partita tre giorni dopo. Sull’autobus di ritorno, Ronaldo mi dice: ‘Cosa hai intenzione di fare adesso appena torniamo?’ Gli rispondo: ‘Beh, sono le 23, vado a casa, perché?’ E a quel punto mi disse: ‘Non hai voglia di fare una piccola seduta di allenamento? Non ho sudato in partita, mi devo allenare, non vuoi farmi compagnia?’”.
Gli allenamenti di Ronaldo
“Quando siamo arrivati, tutti erano vestiti con abiti normali, lui si mise i pantaloncini, le scarpe da ginnastica, la musica e andò in palestra. Ho pensato, questo ragazzo non è normale. Quando stai a contatto con lui nella vita quotidiana rispetti il ragazzo ancor prima del calciatore. Ha sacrificato tutta la sua vita per il calcio. Oltre agli allenamenti di squadra, ha il suo programma personalizzato 25 minuti prima di lasciare il campo: un sacco di lavoro esplosivo, con elastici, pesi e quant’altro”.
Fonte: Alfredopedullà.com
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro