Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore intervenuto ai microfoni di Radio Gol in onda su Radio Kiss Kiss ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“La crisi investe il calcio mentre il Napoli va in controtendenza con un monte ingaggi aumentato: De Laurentiis ha fatto un’operazione intelligente acquistando una squadra fallita senza cedere agli umori della piazza preferendo giovani campioni in crescita. È cresciuta anche la squadra e gli incassi ne hanno giovato, i costi sono saliti gradualmente ecco perché il Napoli può permettersi certi giocatori. È un po’ la squadra più tedesca d’Italia ora bisogna agire ancora con accortezza. De Rossi è il più pagato d’Italia e subito dopo segue Higuain, in un monte ingaggi come quello italiano molto ribassato, teniamo presente però non tanto il livello del monte ingaggi quanto piuttosto il livello del fatturato. L’aliquota in Spagna ad esempio era la metà di quella italiana e ha permesso di importare i migliori giocatori d’Europa. quindici anni fa Barcellona e Real Madrid fatturano 500 milioni di euro l’anno, la Juve arriva solo a 250 milioni. Le squadre italiane si sono cullate nella bambagia dei diritti tv non investendo altrove per aumentare le fonti di diritto di ricavo: in primis gli stadi. La grande sfida del Napoli è proprio quella: i bilanci e le fonti di ricavo, portando stabilmente a 150 a 220 milioni di fatturato annuo per stare al passo con i grandi. I Napoli store sono stati una grande idea per una grande porzione di fatturato, poi verrà il museo, ma il core business può essere rappresentato dallo stadio che deve essere il perno di questo progetto non tanto costruzione in una zona come una cattedrale nel deserto, meglio un impianto in un tessuto ben integrato per accogliere famiglie e aziende. I ristoranti ad esempio non ce ne sono molti in Italia, gli Sky box, palchi destinati alle aziende per utilizzare lo stadio oltre le due ore della partita. Tutto questo a Napoli ancora non c’è, c’è lo sponsor venerdì in assemblea di Lega si parlerà di diritti tv e di un’ipotesi di quarto sponsor da mettere sulla schiena, un po’ come ha fatto la serie B che ha preso in prestito un’idea della Bundesliga. Il rischio collasso per il calcio è che il contratto scade alla fine del 2015 e ora si discuterà di come vendere i diritti per i prossimi anni e sia Sky che Mediaset potrebbero essere indotti a cedere molto meno, ecco perché i più blasonati possono investire su altre fonti, altrimenti si corre il rischio è quello di vedersi notevolmente ridotti gli introiti.”
La Redazione
M.V.
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