Il 20 dicembre, due giorni prima della trasferta del Napoli a Siena, Valon Behrami aveva subito la rapina dell’orologio in via Riviera di Chiaia. Momenti di paura per il centrocampista svizzero. Pochi giorni dopo sarebbero stati inviduati i due malviventi anche grazie alle indicazioni fornite dal calciatore, che ha ricordato l’episodio in un’intervista concessa al giornale Tagesanzeiger durante il ritiro della nazionale svizzera.
Ha raccontato Behrami: «È successo tutto molto rapidamente, appena ho subito la rapina mi sono detto: “Poteva finire anche peggio”. Soprattutto ho pensato che cose del genere possono capitare ovunque».
Valon ricorda di aver parlato dell’episodio il giorno dopo negli spogliatoi di Castelvolturno, cercando di minimizzare, così come aveva fatto con i familiari. «I compagni di squadra mi hanno detto di rimanere tranquillo e di non mostrare più orologi o materiale di valore in giro. Purtroppo Napoli non sta vivendo un periodo difficile: c’è molta disoccupazione e tanti problemi». Recentemente un altro azzurro, Hamsik, ha subito la rapina dell’orologio a mano armata, al termine della partita giocata dal Napoli contro la Sampdoria.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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