Guerriero in campo, razionale e mai banale fuori. A distanza di tre giorni dalla sconfitta con la Juventus, Valon Behrami, a Sky Sport, non cerca alibi, in perfetto stile british. «Nel calcio non bisogna trovare per forza delle scuse, le partite si possono anche perdere o pareggiare e non solo vincere. Bisogna accettare la sconfitta: è accaduto a Torino, adesso analizziamo i nostri errori e guardiamo avanti. La continua ricerca delle giustificazioni o peggio ancora le recriminazioni per le direzioni arbitrali portano anche a creare odio tra le tifoserie. Noi per primi dovremmo essere un esempio importante non entrando in questo tipo di polemica». Pensiero maturo di chi, a due partite dalle 300 gare da professionista (di cui 233 in Italia) e a una dalle 50 in maglia azzurra, conosce bene ogni sfumatura della cultura calcistica. Ecco perché tiene subito a precisare altri due aspetti. «Ha ragione De Laurentiis, non usciamo ridimensionati dal ko di Torino, la Juventus in questo momento è superiore a noi, è la squadra da battere e comunque abbiamo giocato in trasferta, non dimentichiamolo. Né ci manca la personalità: non so cosa si intenda per questo, di certo il Napoli ha grande carattere». La corsa allo scudetto, dunque, continua: Behrami, che ha rinunciato alla convocazione con la Svizzera per il test di Seul con la Corea per risolvere un lieve problema al ginocchio, ci crede. «Lotteremo sino alla fine e con noi, oltre alla Juventus e alla Roma che non ha l’impegno delle coppe, ci sono anche Fiorentina e Inter. Sarà un campionato appassionante sino al termine». Dopo la sosta il Napoli affronterà il Parma al San Paolo e poi, appena tre giorni dopo, la decisiva trasferta di Dortmund in Champions League. «Col Borussia sarà dura, affrontiamo la squadra che crea più occasioni in assoluto tra le mura amiche. Sarà importante cominciare bene, provando ad essere aggressivi sin dal primo minuto. Toccherà a noi rendere dura la vita ai tedeschi». L’abbrivio delle gare sembra ancora essere un difetto di questo Napoli. «Sappiamo di non aver avuto il giusto approccio anche, ad esempio, con l’Arsenal. Prendere gol dopo pochi minuti complica ogni tipo di partita. È pur vero che dobbiamo acquisire sempre la mentalità vincente che, per esempio, possiede la Juventus, che ha già vinto. Tuttavia stiamo entrando in questa dimensione».
Fonte: Il Mattino
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