Giusto un po’ a quattrocchi, quelli suoi e di Mazzarri puntati su tutti gli altri. Lui e il tecnico, gomito a gomito, per spiegare un po’ la prima del nuovo Napoli in Europa League, nella consueta conferenza pre-partita in quel di Castel Volturno. Occhi ed animi distesi, la nuova avventura continentale va vissuta in tutta rilassatezza. Anche quel pizzico d’esperienza in più, di arricchimento arrivato dalla passata stagione, farà buon gioco. Oggi alle 19 gli azzurri si ritrovano in Europa, quando gli echi delle imprese in Champions non si sono del tutto spenti, e Valon Behrami sarà nell’undici iniziale da opporre agli svedesi dell’Aik Solna.
LATO “B” – Un Napoli diciamo “B” sarà in campo ma, se vogliamo, nemmeno troppo calzante (e piuttosto riduttiva) è questa semplificazione, visto che “il lato B” azzurro non è poi un motivo di tutt’altra natura, ma una variazione sul tema principale, dal quale poi non dovrebbe discostarsi molto. In principio erano Dzemaili ed Inler (arrivati nel luglio 2011 a pochi giorni l’uno dall’altro) raggiunti un anno dopo dal terzo svizzero, sempre centrocampista di mestiere. Un trittico rossocrociato che offre sostanza, qualità e varietà al tecnico, per la linea mediana.
OGGI C’E’ – Ebbene, oggi la scena europea sarà anche per lui, dal primo minuto. Lo svizzero di origini kosovare anche in campionato potrebbe ritrovarsi fra i titolari, a seconda delle evenienze. Ma sembra ben concentrato sull’esordio stagionale in Europa, oltre ad avere idee ben chiare: «E’ bello giocare questa partita. Napoli e il San Paolo, poi, rendono speciale qualsiasi sfida. Abbiamo inoltre un tecnico che sa quello che fa, traendo il massimo da tutti in ogni gara. Anche in amichevole». In campo un mix di giovani e giocatori d’esperienza, naturalmente lui non è proprio di primo pelo. «Anche quella di stasera è una gara molto importante. Noi giocatori più esperti dobbiamo cercare di dare una mano ai più giovani. Sì, questa è la squadra più forte in cui ho giocato, non me n’era mai capitata una così».
CON DONADEL – Nella zona centrale del campo lui e Marco Donadel, con cui ha diviso l’esperienza in maglia viola. Col “desaparecido” (per un anno), nonché sfortunato mediano veneto, s’erano ritrovati in uno scampolo di stagione (Behrami arrivò nel gennaio 2011 dal West Ham) «Con Donadel dovrebbe andar bene. Abbiamo giocato insieme due anni fa, ci conosciamo abbastanza bene, perciò l’intesa dovrebbe essere buona. Ripeto, la forza di questo gruppo è che ognuno di noi sa bene cosa fare quando viene chiamato in causa».
PRIMI PASSI – Il 16 luglio scorso arrivò a Napoli con Gamberini (stasera anche lui sarà della partita) e, mostrando subito grande entusiasmo, dieci giorni dopo, durante gli allenamenti per affrontare il Bayer Leverkusen in amichevole, aveva già colorato la bionda cresta d’azzurro. Un chiaro segnale di gradimento per il nuovo approdo conquistato. Sin dal primo momento s’è messo sotto, com’è nel suo stile (a Firenze fu uno dei pochi che si salvò dalla contestazione) per dimostrare di essere già pronto «Ogni partita la considero come un nuovo esame. Abbiamo recepito bene il messaggio del tecnico: siamo ragazzi intelligenti al servizio della squadra».
LA GENTE – Chiosa sull’approccio alla città e il calore della gente. «Sento molto l’affetto dei tifosi e sto vivendo al meglio quest’avventura. Per ora si vince e quindi è tutto ok, ma penso che anche quando i risultati saranno diversi bisognerà prenderla bene. Questa di certo non è una piazza facile, è molto esigente». Valon Behrami è pronto, con un doppio obiettivo da raggiungere: battere gli svedesi ed allargare il suo spazio nei cuori azzurri.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
