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Behrami In Europa è il re dei contrasti

L'ex viola sta disputando un ottimo campionato ed una media voti alta per il suo modo di giocare in mezzo al campo

Il re del “tackle” in Europa è Valon Behrami, mediano del Napoli. Un guerriero. Passaporto svizzero ma natali a Titova Mitrovica (ex Jugoslavia) in una famiglia kosovara-albanese. Prima stagione nel club partenopeo e nazionale rossocrociato, suo lo storico gol contro la Turchia che diede alla Svizzera il “pass” per accedere ai mondiali 2006 in Germania.

VENTOTTO PRIMAVERE – Behrami tra pochi giorni (19 aprile) festeggia ventotto primavere. Nel pieno della maturità calcistica. Entusiasmo e spirito di un ragazzo alla prima convocazione anche se nel book ha 281 gare in carriera indossando le maglie di Lugano, Genoa, Verona, Lazio, West Ham, Fiorentina e adesso il Napoli. In tredici occasioni ha alzato le braccia al cielo per gridare gol. Migliaia di volte è uscito vincente nei contrasti: palla al piede per rilanciare il contro-break oppure per fermare l’azione degli avversari dando tempo ai suoi di recuperare tempo e spazi perduti. Eclettico. Muscolatura asciutta e nervi tesi al punto giusto. Quando è disponibile, Walter Mazzarri non lo lascia mai fuori. Il “Guerriero” va in campo sempre, come il portiere De Sanctis o il Matador Cavani. Valon è pronto a battagliare in mezzo. Vita da mediano ma, per necessità, pronto a scalare in retroguardia e prendersi il gusto di essere un fior difensore anche in un modulo a tre rivoluzionato e alla garibaldina.

THE BEST – Scorri la top ten dei migliori calciatori europei nei “tackle” e trovi sulla poltrona principale il “Guerriero” azzurro con centoquattordici contrasti vinti. Nessuno come Valon Behrami in una graduatoria comparata: Serie A, Premier League, la francese Ligue 1, la Liga spagnola e la Bundesliga. Tutti in fila. Da Marques Louriero Allan dell’Udinese a Matteo Darmian del Torino, da Morgan Schneiderlin del Southampton a Fagner del Wolfsburg. Alle sue spalle anche lo juventino Arturo Vidal, Javier “Javi” López dell’Espanyol, Lars Bender del Bayer Leverkusen, Juraj Kucka del Genoa e Maxime Gonalons dell’Olympique Lyonnais.

MADE IN ITALY – Nel football una volta era l’Inghilterra il regno del “tackle”, adesso è l’Italia la terra dei “contrasti”: tra i primi dieci in classifica ben cinque battagliano nella nostra Serie A. Il duello, l’intervento deciso, spesso vissuto sull’immaginaria linea tra la palla e il piede, esalta calciatori come Behrami. Del resto, oltre un secolo fa Guido Ara, il più grande mediano italiano degli Anni Dieci e capitano della Pro Vercelli, coniò la frase «il calcio non è uno sport per signorine» divenuta celebre nel mondo. E oggi, il tosto Ara, idealmente a fine gara scambierebbe la maglia di sicuro con il Guerriero Valon.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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