Fisico, potenza e qualità: Valon Behrami sapeva bene su cosa dover contare per convincere da subito Walter Mazzarri. Il guerriero svizzero ci ha messo poco a conquistare la maglia da titolare del Napoli. Già in ritiro a Dimaro si capì che sarebbe diventato un leader indiscusso del centrocampo partenopeo. A scapito del suo connazionale Dzemaili e dello stakanovista Gargano. Quest’ultimo è stato costretto ad andare via mentre Blerim è rimasto perché sa bene di poter avere molte chance di giocare. Domenica sera a Palermo non ha dato tregua ai centrocampisti rosanero. Pallone o piede, dalle sue parti non si passava. E quando Donati e soci erano altrove li inseguiva e li fermava a modo suo. Una vera e propria barriera è stato, ha limitato anche qualche danno creato dall’amico Inler. Ma fa parte del gioco. Inutile dire che il giorno dopo la sfida del “Barbera” la critica è stata positiva. Ha ricevuto i complimenti da Mazzarri che di solito non si sbilancia mai con i nuovi arrivati. Aspetta sempre un po’ di tempo prima di inserirli nei suo schemi. Si vede che quando l’ha scelto a luglio scorso sapeva che avrebbe avuto dei riscontri positivi istantanei. È molto dinamico Behrami, sa difendere e anche attaccare. L’elvetico aveva solo bisogno di un ambiente nuovo e positivo dove potersi esprimere ai massimi livelli. D’altronde alla Lazio ma anche nei primi mesi alla Fiorentina era sempre stato considerato un ottimo elemento. La passata stagione con i viola è stata un fallimento. Al punto di chiedere di andare via a giugno. I Della Valle l’hanno accontentato spedendolo dall’amico De Laurentiis. Assieme a Gamberini è costato 7,5 milioni di euro. Una cifra importante che ha permesso al club gigliato di sostituirlo con Borja Valero. Neanche il tempo di cominciare il campionato che già domenica prossima dovrà affrontare il suo passato recentissimo. Riabbraccerà tanti vecchi amici ma una volta iniziata la partita non potrà lasciarsi andare ai sentimenti. Dovrà correre e lottare per il Napoli dimenticando che fino a maggio scorso indossava la casacca viola. Il passato è passato, adesso conta solo l’azzurro. Un azzurro che è destinato a fare grandi cose in questa stagione. Anche la Fiorentina è partita con il piede giusto. Grazie alla doppietta di Jovetic i toscani hanno battuto il Parma e hanno incassato tre punti pesanti che hanno fatto dimenticare ai tifosi le delusioni del passato torneo. Ma da qui a dire che si lotterà per lo scudetto ce ne vuole. Behrami, invece, sa bene che con Mazzarri si può puntare al gradino più alto del podio. Proprio per questo ad inizio estate non aveva perso tempo a dire di sì a Bigon. Indirizzato dal tecnico, il direttore sportivo era corso a Firenze per chiudere in fretta e furia la trattativa. Ancora una volta Mazzarri, oltre ad essere un grande tecnico, si è rivelato un ottimo stimolatore. In passato aveva fatto riscoprire grandi calciatori che sembravano alla frutta. Oggi c’è già riuscito con Behrami.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
La Redazione
M.V.
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