Valon Behrami e la Fiorentina si incontreranno prima della partenza della squadra per il ritiro di Moena, il 16 luglio. Domani, quando i giocatori si ritroveranno per le visite mediche, potrebbe già esserci un primo contatto, ma fondamentale sarà la presenza del procuratore, Fali Ramadani, che poi è lo stesso di Jovetic e Ljajic. Ieri l’agente era a Milano, come Pradè, ma non ci sono stati contatti diretti. La Fiorentina ha fatto sapere che, nonostante il no alla partecipazione del giocatore ai Giochi di Londra, ha assoluta intenzione di procedere al prolungamento del rapporto (un anno più opzione sul successivo), con relativo adeguamento economico. Adesso tocca al giocatore decidere: intanto, nonostante la rabbia e la delusione per il sogno olimpico infranto, ieri ha continuato ad allenarsi in solitaria al centro sportivo viola. Lo schiaffo rimediato, improvviso e senza alcun segnale premonitore, non lo ha ancora digerito. Tanto che pure la sua pagina twitter, nella quale le battute con i suoi followers non mancano mai, è ferma al 2 luglio, quando il caos era ormai visibilmente alle porte.
COME MONTOLIVO? – Adesso che cosa accadrà? Le strade percorribili sono due. Sì, perché Valon potrebbe ringraziare la Fiorentina per la proposta di adeguamento economico del contratto e dire no. Non più tardi di una settimana fa, lo aveva ribadito chiaramente: «Io sono pronto a restare a Firenze per altri due anni, fino alla naturale scadenza dell’accordo. Anche per questo non sono preoccupato». In questo caso, però, nella mente di tutti i tifosi viola riemergerebbe un precedente che si sperava il tempo potesse pian piano cancellare, ovvero il caso Montolivo. Era il maggio del 2010, mancavano dunque anche qui due anni alla scadenza dell’accordo in essere quando Pantaleo Corvino e l’avvocato Branchini, agente del calciatore, cominciarono ad imbastire le fila per il rinnovo. Alla fine Montolivo se n’è andato, oltretutto non lasciando neppure un euro nelle casse della sua vecchia società. A Behrami mancano ancora due anni prima di arrivare alla risoluzione dell’accordo, ma il tempo vola. Valon, insieme al suo manager, potrebbe poi dire basta. Toccherebbe a Ramadani – che, secondo rumors di mercato, starebbe già muovendosi – trovare una società capace di garantire la liquidità richiesta. La valutazione è di dieci milioni di euro: per otto e mezzo, però, si potrebbe anche chiudere. Gli estimatori del centrocampista svizzero, del resto, non sono pochi.
ATTESA NAPOLI – C’è intanto il Napoli di De Laurentiis. Il giocatore piace molto, Mazzarri lo stima da sempre e, portandolo con sé, avrebbe modo di creare un reparto quasi interamente a trazione svizzera, con Inler e Dzemaili. L’ipotesi quanto meno intriga, dal momento in cui, forti anche della partecipazione in Europa League e degli introiti derivanti dalla Uefa, gli azzurri potrebbero comunque offrire una soluzione più vantaggiosa al giocatore. Difficile, poi, che da Torino, sponda Juventus, Marotta non decida di riprovarci. E da Milano, rumors di mercato riportano di un interesse dell’Inter che potrebbe offrire la propria metà del cartellino di Viviano e due milioni e mezzo di euro. Troppo poco. E poi il club viola in caso di cessione di uno dei suoi big ha fatto sapere di non voler accettare contropartite tecniche. Prima Behrami però deve discutere con la Fiorentina: restano dieci giorni.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.