Tornare in Italia? Adesso è ancora presto per parlarne. Ancora è presto. L’Amburgo è un grande club, a cui non compete la lotta per la salvezza. Dobbiamo riflettere sui piani futuri”, queste le parole a SportItalia di Valon Behrami, ex centrocampista del Napoli oggi all’Amburgo, in merito al suo futuro.
Il Napoli? “Ho seguito molto la squadra perché sono rimasto affezionato ai ragazzi e alla piazza. E’ stata una stagione strana con sconfitte particolari. Credo sia stato un problema di carattere e di preparazione di gare contro piccole squadre che solo sulla carta possono sembrare semplici”.
La mia avventura con Delio Rossi? “L’ho incontrato alla Lazio da giovanissimo e a Firenze. E’ un maestro che ti fa crescere. Fa lavorare tanto sui dettagli e anche caratterialmente ho imparato a conoscerlo. Grazie a lui alla Fiorentina ci siamo salvati nonostante sia stato un momento spiacevole per lui”.
Mihajlovic al Milan? “E’ stato il tecnico con il quale ho avuto il miglior rapporto. E’ una persona che ti parla in faccia, chiedendoti quello che vuole direttamente. Negli ultimi due anni ha fatto talmente bene alla Sampdoria che credo che la scelta del Milan sia stata una scelta giusta”.
Mazzarri e Benitez? “Con lui la squadra aveva carattere perché era quello che voleva lui da noi. Magari anche con dichiarazioni in conferenza stampa facevano arrabbiare all’esterno ma che servivano solo per proteggerci. Con lui abbiamo raggiunto il massimo con il secondo posto. Con Benitez è arrivata un’altra mentalità, con meno carattere. Lui voleva un calcio integralista dove tutti facevano quello che voleva lui. E’ stata un po’ una sorpresa e a livello personale mi sentivo involuto e meno protagonista. Fra i due per me c’è stata una grandissima differenza. Mazzarri è stato il miglior allenatore per me per il Napoli”.
Mazzarri e l’avventura all’Inter? “Lui ha bisogno di 5-6 giocatori che si fidano ciecamente e lo aiutano a trascinare la squadra. Nonostante tutto con le sue idee credo che abbia fatto bene. E’ un allenatore che vuole la squadra pronta subito, fin dall’inizio. Difficile sapere come sarebbe andata con lui dopo il mercato di gennaio”.
Io e l’Inter? “Sinceramente non so perché non sono arrivato all’Inter. Sarei tornato a lavorare con Mazzarri molto volentieri”.
Shaqiri? “E’ un giocatore importante, dal grande talento. Decisivo negli ultimi metri. A gennaio comunque è sempre difficile imporsi, soprattutto senza conoscere la lingua”.
Jovetic? “Vuole tornare ad essere protagonista perché al City c’è grande concorrenza. Stevan farebbe bene a tornare in Italia, perché qui c’è un calcio che si adatta meglio alle sue qualità”.
Cavani? “E’ un giocatore importante e capisco la sua voglia di tornare in Italia visto il livello del campionato francese. Abbassandosi un po’ lo stipendio credo che possa riuscire a tornare”.
Higuain? “Per quello che so io sta bene a Napoli ma ha grande voglia di giocare la Champions. Quello che può cambiare le cose è l’affetto della gente”.
Gilardino? “Sicuramente vuole rimanere a Firenze. Ci sta bene e questo vale anche per la sua famiglia”.
Come recuperare il talento di Cerci? “Con Mihajlovic ha avuto un rapporto un po’ strano. Lo bacchettava, lo lasciava fuori poi però ha fatto mesi importanti. E’ stato un rapporto un po’ strano. Finora solo Ventura è riuscito a capirlo fino in fondo. Alessio è un ragazzo molto sensibile, che sente molto la pressione. Sono convinto però che con Mihajlovic possa fare ancora qualcosa in più”.
Reina? “Sono convinto che tornerà a Napoli”.
Come commenti l’anno del secondo posto? “E’ stato un anno fantastico. La gente si divertiva molto”.
A Napoli hai vinto anche una Coppa Italia. “Quella fu una serata particolare, non di festa visto l’episodio negativo prima della gara. Non c’era grossa voglia di festeggiare, era talmente grave quanto successo fuori dall’Olimpico che la vittoria passò in secondo piano”.
Quanto è importante avere a Napoli un allenatore che sia anche un sergente di ferro? “La piazza di Napoli ti fa fare tutto quando le cose vanno bene, ma quando non è così ti fanno pagare tutto. La scelta di De Laurentiis dopo la sfida con la Lazio in Coppa Italia pagò, Napoli è molto particolare da questo punto di vista”.
Hai visto un Hamsik involuto? “Marek è un ragazzo talmente buono e sensibile che anche quando dovrebbe reagire sta buono perché è troppo bravo. Per me dà il meglio di sé quando gioca nella sua posizione e non ha troppe restrizioni. E’ il giocatore migliore in quella squadra, il Napoli è fortunato ad averlo perché potrebbe giocare in qualsiasi big. Un calciatore del genere è un trascinatore, non può essere sostituito come spesso capitato quest’anno”.
C’è la possibilità che tu possa tornare a Napoli? “Con De Laurentiis mi sono lasciato bene, ho affetto e stima nei loro confronti. La mia situazione è tutta da valutare, Napoli è una piazza speciale che non potrei mai rifiutare”.
Tra i nomi che circolano per la panchina del Napoli su chi ti orienteresti? “Io punterei su Spalletti. Tanti giocatori sono venuti con Benitez e hanno bisogno di un grosso nome come il suo. De Laurentiis, però, sa sempre quello che fa e sta solo aspettando il momento giusto”.
Allegri molto pacato in conferenza stampa. “E’ sicuro della sua squadra, l’ha tradito poche volte quest’anno. La Juve affronterà questa finale in maniera molto tranquilla”.
Domani che gara ti aspetti? “Mi aspetto una Juve molto chiusa e compatta e un Barcellona che farà possesso palla e proverà a creare superiorità numerica con i tre attaccanti. Per i bianconeri sarà una gara molto difficile”.
Chi sarebbe l’allenatore ideale per il Napoli: “Mazzarri”.
E tra quelli realmente in corsa? “Spalletti credo sia il più adatto”.
Da dove dovrebbe ripartire Mazzarri? “Credo che possibilità sia all’estero che in Italia le abbia già avute. Merita una grande squadra, per il suo modo di fare calcio secondo me è molto più adatto all’Italia”.
Fonte: TMW
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