Uno svarione che compromette un’annata, facendo piombare nello sconforto una squadra, una piazza intera e 860 rumorosi supporters protagonisti dell’ennesima trasferta in massa. Il riferimento è all’erroraccio di Alfonso De Lucia su una non irresistibile bordata dalla distanza di Barraco: al 29’ della ripresa, con una Nocerina padrona del campo al cospetto degli sterili assalti di un contratto Latina, il tiro angolato ma non potente dell’ex trapanese è rimbalzato davanti all’estremo dei rossoneri tanto da far sfilare clamorosamente la palla sotto le sue braccia. Lo stesso portiere che quattro minuti prima aveva compiuto il miracolo davanti ad una deviazione ravvicinata di De Giosa sugli sviluppi di un corner. Lo stesso De Lucia ha lasciato passare quel pallone che ha fatto esplodere di gioia il Francioni.
È stato il beffardo episodio chiave di una gara giocata su ritmi poco elevati, all’insegna di continue schermaglie tattiche che hanno impedito ai dirimpettai pontini di sviluppare manovre incisive e che hanno fornito invece al tridente campano la possibilità di far male, in diverse circostanze. Auteri ha iniziato con la difesa a quattro, per nulla disorientata dagli innesti a sorpresa operati dal collega Sanderra: Danilevicius si è dato da fare ma non ha lasciato il segno lì davanti, Gerbo in mediana ha corso ovunque ma quasi sempre a vuoto. A centrocampo hanno agito invece Bruno, Corapi e Garufo, a discapito del grande escluso De Liguori, confinato in panchina: i tre hanno eretto una gabbia insormontabile per Cejas e Sacilotto e neutralizzando quindi i principali riferimenti al gioco dei nerazzurri. Il primo sussulto è stato comunque di marca laziale al 7’: Kola si è fatto largo in area saltando Chiosa, ha appoggiato a colpo sicuro per l’accorrente Gerbo ma ha dovuto fare i conti con il provvidenziale recupero di Scardina. Sul capovolgimento di fronte Evacuo si è liberato sulla linea di fondo e ha toccato per Negro, il cui destro da posizione invitantissima è andato a spegnersi oltre l’incrocio più lontano. In seguito ci ha provato ancora Evacuo con un’improvvisa girata dalla lunga distanza che non ha sorpreso Bindi.
Scampato il pericolo, il Latina ha reagito con una punizione di Barraco finita di poco oltre la traversa, ma soprattutto con un palo centrato da Cejas al 33’: il mediano ha approfittato di un errato disimpegno dei rossoneri per calciare a tu per tu con De Lucia ma il montante gli ha negato la gioia della rete. Chiusa questa pericolosa parentesi, la Nocerina ha ripreso a sviluppare trame a centrocampo imponendo le sue doti nel palleggio agli avversari. Nel finale di frazione Mazzeo sulla destra ha saltato Bruscagin, si è accentrato e ha lasciato partire un fendente respinto di pugno da Bindi. Lo stesso tema tattico si è riproposto nella ripresa, iniziata con il cambio Schetter–Danilevicius e proseguita con l’inserimento di Jefferson al posto di Gerbo. Nonostante la maggiore consistenza offensiva dei laziali, la Nocerina ha costruito una ghiotta palla gol al 3’: Negro ha saltato Milani servendo Mazzeo, la serpentina in piena area della punta è culminata con un diagonale stampatosi sul palo. Al 20’ i padroni di casa hanno risposto con un tiro cross di Milani ribattuto sotto porta da Baldan. A quel punto i laziali hanno tentato il tutto per tutto lanciando in campo anche Tulli, un altro centravanti, ma a scalfire le retrovie rossonere è stato esclusivamente l’evitabile errore del 29’. Da quel momento i rossoneri hanno tentato l’assedio, affidandosi anche ai nuovi entrati Gorobsov, Pepe e Russo, ma il Latina ha stretto i denti e a furia di mischie e rinvii è riuscito a condurre in porto il risultato. Infliggendo alla Nocerina un severo, spietato responso.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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