“Hanno speso tantissimi soldi per calciatori mediocri – scrive la BBC -. Col doppio risultato di avere una rosa inadeguata e problemi col Fair Play finanziario. Gli servirà più di un anno per raddrizzare la barca”.
La ricostruzione del team inglese pare davvero una sorta di mission impossible, anche per un ottimo manager come Carlo Ancelotti: tra precedenti acquisti costosi e sbagliati, il Fair Play finanziario e i risultati che non arrivano, la strada del tecnico ex Napoli è tutta in salita. Il proprietario Farhad Moshiri lo ha ingaggiato proprio per questo: portare un “manager Hollywoodiano” nel North-west britannico per scrollarsi di dosso un passato fatto di allenatori perdenti e parco giocatori mediocre. “In passato Ancelotti ha forse tappato i buchi – si legge -, e ha avuto grandi giocatori, ma l’Everton ha buchi enormi e nessun grande giocatore. È davvero una ricostruzione totale. Una rosa da rifondare. Questa zona chiave necessita di una revisione completa. L’attuale centrocampo dell’Everton non è adatto allo scopo, manca di energia, offre scarse risorse agli attaccanti Richarlison e Dominic Calvert-Lewin e nessuna protezione alla difesa di Ancelotti. Hanno speso oltre le probabilità e pagato salari ridicoli per i giocatori mediocri. Il club è stato mal gestito. In che modo Marco Silva ha ottenuto il posto? Quale parte del suo curriculum in Premier League suggeriva che era l’uomo giusto? Guardate Sigurdsson, pagato 45 milioni di sterline. È stato acquistato come numero 10 e poi ha giocato sulla fascia sinistra perché l’Everton aveva già due numeri 10: Wayne Rooney e Davy Klaassen. Chi l’ha pensato quell’acquisto? Ed è per questo – conclude la famosa agenzia di comunicazione inglese – che, dopo essersi costruito per anni la reputazione di allenatore più decorato nella storia del calcio, Ancelotti affronta ora un compito diverso, erculeo”.
