Uscito allo scoperto sulla possibilità di trasferire il suo club a Napoli, Aniello Cesaro, patron di S.Antimo, aspetta ora un contatto diretto con Palazzo San Giacomo. La disponibilità c’è già, ma resta da fissare materialmente in agenda una data per il summit.
L’argomento resta quello: il ritorno in città attraverso il trasloco del club biancorosso, che oggi milita in A Dilettanti ma che, col quarto posto in classifica già assicurato, è comunque certo di prendere parte alla Lega3 che nascerà in estate. Un particolo di non poco conto perchè Cesaro ha fatto sapere di essere pronto a traslocare al PalaBarbuto anche nel caso in cui il suo club non riesca, attraverso il campo, a conquistare la Lega2.
L’architetto non pretenderebbe neppure la gestione del PalaBarbuto, come paventato in un primo tempo, ma solo l’uso gratuito dell’impianto. Cosa che Palazzo San Giacomo, probabilmente a prescindere dal colore politico che lo governerà dopo le elezioni, potrebbe concedere. Le manovre più o meno sotterranee per la rinascita della Napoli dei canestri sono iniziate già da un pò, ma da qui a due mesi dovrà essere trovata una soluzione.
Convitato di pietra la Fip, a cominciare da quella regionale: elogi bipartisan e la sensazione che si aspetti il cavallo più favorevole per saltarci su ed entrare trionfalmente nell’operazione rinascita.
Il Pontano, che regolamento alla mano potrebbe chiedere la wild card per la Lega3, è pronto a versare 10 mila euro della preiscrizione, ribadendo però di essere pronto a farsi da parte. diversa la posizione di Iniziativa Popolare, che sogna di acquistare un titolo di B Dilettanti.
La posizione del leader Salvatore Calise è critica nei confronti dell’ipotesi S.Antimo e in una nota diffusa ieri arriva addirittura a parlare di “una squadra che non porta i nostri colori”. Un autogol che rischia di provocare malumore tra i tifosi. Perchè S.Antimo non si trasferirebbe certo al PalaBarbuto per giocare mantenendo denominazione e colori sociali e perchè il passato recente dovrebbe insegnare che più che la vena “purista”, contano i soldi e la solidità di club e progetti. Requisiti che Cesaro, da anni ai vertici delle minors col suo Club, ha dimostrato ampiamente di avere.
Fonte: Marcello Altamura per Cronache di Napoli
La Redazione
S.D.
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