Dopo il primo tassello del mosaico con l’ingaggio di Juan Marcos Casini (manca solo l’ufficialità) la nuova Napoli del basket comincia ad avere una fisionomia. L’ingaggio del gaucho di Cordoba, soprannominato «Pam Pam», esclude automaticamente il ritorno di Musso, essendo entrambi passaportati.
Il mercato è comunque complicato per la penuria di italiani da quintetto, specie tra i lunghi, e questo condiziona le scelte. Parecchi invece gli americani sul taccuino: si punta infatti a prendere play e ala piccola Usa per completare il back court con Casini. Il sogno era Joe Crispin, ma costa troppo, e finirà a Scafati. Anche Flamini era un obiettivo prioritario, ma resterà a Pesaro in A.
«Dipende tutto dai giocatori italiani che riusciremo a prendere – spiega il gm Liguori – speriamo di chiudere in fretta qualche trattativa aperta, così poi potremo rivolgerci al mercato Usa. È da escludere che a inizio raduno avremo la squadra al completo, visto il ritardo con il quale siamo partiti. Diciamo che per il 20-22 agosto speriamo di avere 6-7 giocatori della rosa più un gruppo di giovani. Gli americani, anche per motivi burocratici di visti e permessi, arriveranno poi in corsa». Tra i giocatori liberi in cerca di squadra anche Mordente: un sogno anche dal punto di vista dell’immagine e come traino per il pubblico, ma l’ex Olimpia Milano viaggia a cifre troppo elevate per sperare.
Casini, la guardia argentina, sarà comunque una delle travi portanti del team di Maurizio Bartocci (lunedì la firma) che vuole piccoli intraprendenti e con punti nelle mani. 32 anni, 1,90, mancino, rapido, con alcuni anni di esperienza in A1 (Jesi, Cantù), Casini conosce bene anche la realtà campana avendo giocato con alto rendimento a Scafati in Legadue. Per lui l’anno scorso campionato consistente con 8 punti per gara in 24’ con il 56% da due e un eccellente 41% da tre che ne fa un tiratore molto affidabile.
Casini comincia la sua carriera agonistica nel 1998 in Argentina con l’Atenas Cordoba dove resta per due stagioni, poi al Regatas Corrientes nella stagione 2000/2001, quindi all’Andino La Roja. Approda in Italia a Jesi in Legadue nella stagione 2003/2004 e viene promossso disputando due stagioni in Lega A. Poi tocca il suo top in Lega A con Cantù nel 2007/2008. L’anno dopo torna in Argentina nel quintetto base del Boca Juniors Capital Feder in Liga A, prima di andare a Pistoia in Legadue e poi a Scafati.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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