La sua classe è nella semplicità, il divertimento del suo calcio è nella capacità di abbinare alla raffinatezza del tocco l’essenzialità della giocata: così, Pablo Barrientos riesce a strappare gli applausi dei tifosi. Mantenendo un atteggiamento schietto anche davanti a taccuini e microfoni, il rifinitore argentino sintetizza con la stessa efficacia i temi dell’attualità rossazzurra, in sala stampa:
“Domenica non abbiamo fatto ciò che ci aspettavamo, dobbiamo approfondire al meglio quanto è accaduto. In particolare, a Firenze non siamo riusciti a mettere in campo quello che avevamo provato e studiato nelle due settimane precedenti, in allenamento. Io non sono stato all’altezza. Voltiamo pagina, il Napoli è una grandissima squadra: sono forti e veloci, hanno qualità e fiducia, si parla tanto di loro e non è un caso. Anche noi siamo un’ottima squadra e possiamo dimostrarlo in ogni occasione: io qui sto benissimo. Sul piano personale non sono ancora al meglio ma il momento giusto arriverà presto, sono fiducioso. Se il Napoli può puntare allo scudetto? Sì. Per battere gli azzurri, dovremo dare il 101% e fare una grande partita. Lavezzi? Lo sento spesso ma non parliamo di calcio”.
Qualche obiezione sulle reti al passivo rivela un Barrientos in versione… difensore:
“Prendiamo gol perchè il Catania vuole andare avanti ed a volte si espone. Nessuno può pensare che quando facciamo gol la difesa non partecipi, così anche noi, centrocampisti ed attaccanti, dobbiamo riflettere sulle reti incassate: siamo una squadra”.
Ed in questa squadra c’è un uomo di grande talento ed onestà intellettuale.
Fonte: ilcalciocatania.it
La Redazione
A.S.
