La questione delle piscine napoletane tiene ancora banco. Gli animi degli addetti ai lavori non si sono calmati e sembra che sia stata accolta la proposta dei presidenti del Posillipo e della Canottieri per riunire tutte le società interessate, la Federnuoto ed il Coni intorno ad un tavolo per trovare soluzioni da proporre alla amministrazione comunale. Sulla possibilità che i sette impianti del nuoto di Napoli il 15 dicembre possano essere chiusi e poi gestiti dalle partecipate comunali, intanto, interviene Paolo Barelli, recentemente rieletto presidente della Federazione, che afferma: «La Fin si è sempre detta disponibile ad agevolare ogni situazione che potesse giungere alla soluzione del problema e che garantisse il funzionamento degli impianti in questione. Per questo motivo nei mesi scorsi ho avuto più di un incontro con l’amministrazione comunale per dare suggerimenti e anche soluzioni, per casi simili, perseguite con successo da altre città d’Italia. Certamente il proficuo e sereno lavoro operato dalle società e dai circoli nautici che hanno gestito sino ad oggi le piscine è sotto gli occhi di tutti e può essere portato ad esempio. Il mondo dello sport è e deve essere sempre a disposizione dei cittadini che non possono essere limitati nell’impegno fisico. A questo punto tutto il lavoro fatto non può essere buttato via per questioni burocratiche o politiche o per le idee poco chiare sulla questione che si sono evidenziate nelle ultime settimane. Chiedo al sindaco de Magistris di intervenire nella vicenda in quanto il problema non riveste solo un ambito sportivo bensì anche quello sociale per tutta la Città di Napoli».
Fon te: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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