Barcellona bloccato sul mercato per tutto il 2015. Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha respinto il ricorso del club catalano contro la decisione della Fifa, che lo scorso 19 agosto aveva punito gli azulgrana per una serie di irregolarità nel tesseramento di alcuni calciatori minorenni. Il Barcellona non potrà operare sul mercato per le prossime due sessioni: stop ad acquisti e cessioni fino al gennaio del 2016. Il Barcellona dovrà pagare anche una multa di 450mila franchi svizzeri (circa 375mila euro). Il club ha già regolarizzato la posizione dei giocatori minorenni messi sotto contratto, una mossa che però non è bastata a convincere il Tas a cancellare la sanzione comminata dalla Commissione d'appello della Fifa. "Il Barcellona ha infranto le regole relative alla protezione e registrazione di giocatori minorenni che giocano nelle scuole calcio – si legge in un comunicato del Tas che aggiunge come "la decisione presa dalla Fifa ad aprile è confermata e la sanzione resta in vigore". Il divieto di fare mercato era inizialmente riferito alla sessione estiva del 2014 e a quella invernale di gennaio, ma il club catalano aveva avuto una sospensione cautelare della sanzione da parte della Fifa e aveva potuto rinforzarsi in estate acquistando, tra cui il bomber uruguaiano Luis Suarez.
IL COMUNICATO DEL BARCELLONA Il club catalano ha reagito alla sentenza del Tas con una nota pubblicata sul suo sito ufficiale: "Il Barcellona vuole manifestare il suo totale disaccordo con la decisione del Tas. Il club ha dimostrato in ogni grado di giudizio che condivide e appoggia la politica di tutela dei minori e la preoccupazione per il loro sviluppo e per la loro formazione. Gli errori che il club ha potuto commettere, e che ha riconosciuto di fronte alle autorità competenti, sono di tipo amministrativo e sono causate dal conflitto normativo esistente fra i regolamenti Fifa e la legislazione spagnola. Eravamo convinti di operare nel giusto. Per questo riteniamo la sanzione assolutamente sproporzionata. Il club si riserva nuove azioni legali, fra le quali la possibilità di apellarsi al Tribunale Federale Svizzero".
Fonte: Sportmediaset
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