Emili Rousaud torna all’attacco. L’ex vice presidente del Barcellona ha inviato una dichiarazione scritta in sei punti al quotidiano Mundo Deportivo. Questo il testo:
“Allo scopo di rispondere al comunicato del portavoce dell’FC Barcellona sulla presentazione di un’azione legale nei miei confronti per le dichiarazioni rilasciate in merito al cosiddetto caso “Barçagate”, desidero chiarire quanto segue:
1- Che l’esistenza della CORRUZIONE all’interno del Club è evidente nel fatto che è già stato dimostrato che i contratti tra società collegate (una con sede in un paradiso fiscale che viola la legge sulla prevenzione del riciclaggio di denaro) al fine di evitare controlli, approvazioni da parte del Comité de Adjudicaciones (che garantisce l’acquisto a prezzi di mercato) e del Consiglio di amministrazione.
2- Che le affermazioni categoriche che ho fatto in merito a questa questione siano assolutamente vere e dimostrabili; le opinioni che ho espresso sono assolutamente fondate. Ciò mi consente di affermare che la denuncia annunciata non ha alcuna base.
3- Che al momento ho fatto conoscere al Club queste irregolarità ma, sfortunatamente, sono state la causa delle mie dimissioni, tuttavia, non si può sottovalutare che è un obbligo morale ma anche legale denunciare pubblicamente azioni irregolari che possono costituire crimine.
4- Che in questa situazione, mi riservo il diritto di svolgere le azioni che procedono a norma di legge a difesa dei miei legittimi interessi e diritti, soprattutto se si considera, per quanto sopra detto, che la denuncia annunciata potrebbe costituire un crimine di false accuse e un crimine di ingiurie poiché il suo vero scopo non poteva che essere quello di macchiare il mio onore personale. La questione è nelle mani del mio avvocato, il signor Diego Artacho dello studio legale DWF-RCD.
5- Che non ho mai messo in dubbio l’onore del nostro amato Club e dei suoi dipendenti. Al contrario, mi sento molto onorato di essere stato in grado di servire il mio amato Barça e di aver avuto l’opportunità di incontrare persone che lavorano nel Club con una grande qualità professionale e umana.
6- Che la mia intenzione in ogni momento è stata quella di essere coerente con la mia prestazione nel Consiglio fin dall’inizio del mandato, azione guidata con trasparenza, onestà e rispetto per i soci e non deludere la fiducia che ripongo nel Consiglio nelle elezioni passate”.
Fonte: TMW
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