Re per una notte. Mario Balotelli torna al Meazza e se lo riprende, l’Italia lo ringrazia per il 3-1 alla Danimarca che è soprattutto suo e la lancia in fuga solitaria in testa al gruppo. Dopo 4 partite è azzardato dire che la nazionale di Prandelli vede già il Mondiale 2014, ma grazie anche al provvido pari tra Repubblica Ceca e Bulgaria lo scatto in avanti di ieri sera ha il sapore dell’allungo decisivo. 10 punti contro i 6 bulgari e 5 dei ceki (una partita in meno) sono vantaggio da amministrare. Per non dire dei danesi, già fuori gioco a quota 2. I numeri non dicono però della serata di sofferenza azzurra, cui ha contribuito certo l’improvvida espulsione di Osvaldo, di nuovo bad boy. Il merito va a una Danimarca ben organizzata pronta a sfruttare lentezze e fatiche del centrocampo italiano. Ma il calcio è anche talento; quello di Balotelli e di un paio di gran giocate di Pirlo anche se a scartamento ridotto. Così è finita con la standing ovation dello (scarso) pubblico per il figliol prodigo.
Era invece cominciata con difficoltà. Buffon, non rischia e carica la serata di altre tensioni in chiave Juve-Napoli, e Prandelli si affida a De Sanctis, conferma il centrocampo e soprattutto recupera Supermario. È la difesa il reparto più rivoluzionato: Abate e Balzaretti per Maggio e Criscito mentre Chiellini al centro sostituisce Bonucci che fila in tribuna con Giovinco e porta a tre il numero di juventini a riposo. Dall’altra parte, lo juventino è invece in campo e si chiama Niklas Bendtner. Così nei primi 20’ la padrona di casa sembra la Danimarca che gioca e mena pure, innervosendo Balotelli. Jakobsen a destra mette sempre in crisi la difesa, fortuna per Prandelli che la Danimarca è organizzata ma scolastica. L’Italia trema prima per un pasticcio Chiellini-De Sanctis, poi per un tiro di Erikksen. Al 19′ prima azione azzurra: De Rossi per Balotelli che scappa e mette dietro dal fondo, botta di Marchisio (che uscirà nella ripresa dopo un duro colpo subito alla spalla nel primo tempo) che trova la testa di Khjaer sulla linea. Pericoloso al 30’ anche Kvist: sfugge alla difesa in attesa di un fuorigioco che non c’è, De Sanctis salva in angolo di piede.
Arriva il momento dell’Italia tra 33′ e 37′. Prima Montolivo: gran destro su assist di tacco di Balotelli ed è 1-0. Poi combinazione Pirlo-De Rossi ed è 2-0. Ma nel minuto di recupero la difesa azzurra è molle sul cross di Jakobsen e la battuta al volo in rete di Kvist riapre i giochi.
La situazione si complica dopo 40” della ripresa: Stochkolm insegue Osvaldo e lo spinge, il centravanti allarga il braccio e il danese crolla a terra e Skomina non ha dubbi sul rosso. Ingenuità o follia, non è chiaro. E la Danimarca prende coraggio. A spegnerlo sono un De Rossi che si fa in quattro e Balotelli: sul lancio perfetto di Pirlo al 9′ tocca appena a volo ed è 3-1. Meazza in delirio. E Supermario si carica l’Italia sulle spalle: tiene palla, fa salire la squadra, prende botte, apre il gioco. Impaurisce la Danimarca da solo. Gli avversari premono nel finale: tiro di Rommendhal a fil di palo poi due botte del neo entrato Poulsen mentre Balotelli esce tra gli applausi e l’Italia con i tre punti cui Prandelli puntava.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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