Da primadonna (mal)sopportata dal resto dello spogliatoio a valore aggiunto di una squadra sempre più simile ad un rullo compressore. Dai fuochi d’artificio che incendiano la sua villa a quelli – intesi come gol – che trascinano il Manchester City al filotto di sette vittorie consecutive in campionato. Citizens sempre più primi, sempre più nel nome di Mario Balotelli. Si spiega soprattutto così la prepotente accelerazione della squadra di Roberto Mancini che negli ultimi due mesi sembra aver trovato una nuova consapevolezza. Non più una collezione straordinaria di campioni ma una corazzata di talento e dedizione, con una propria identità tattica. Che può fare tranquillamente a meno di Carlos Tevez, liquidato senza tentennamenti da Mancini: l’argentino non serve al City, il suo esempio – meglio, cattivo esempio – è stato anzi utile per far crescere il gruppo in disciplina e maturità. E il nuovo Balotelli è tra i beneficiari di questo «nuovo regime». Non ancora il leader del gruppo, ma un trascinatore al quale il gruppo concede volentieri fiducia.
TESTA A POSTO – E Balo non tradisce più: a dispetto dei suoi fantasiosi tagli di capelli, la testa pare averla messa a posto. «Sto solo cercando di far sì che non sprechi il suo incredibile talento – spiega Mancini ha chi gli chiede le ragione dell’improvvisa maturazione di Supermario – Vorrei solo che mettesse a frutto tutta la sua classe perché a quel punto diventerebbe tra i migliori giocatori al mondo». La sfida di Napoli diventa così un nuovo esame per Balotelli, e ai tifosi del Napoli non resta che fare gli scongiuri. Perché questo City fa davvero paura. In Premier League è semplicemente irresistibile, in Europa in rapida crescita. Le due vittorie contro il Villarreal hanno aggiustato la classifica, e mercoledì i Citizens possono affrontare la trasferta di Napoli con il vantaggio di due risultati utili a disposizione. Quella del San Paolo sarà una battaglia (sportiva), degna di un vero e proprio spareggio. Dentro o fuori. Un crocevia per la stagione del City. «Stiamo attraversando un buon momento, sono fiducioso per la partita contro il Napoli – le parole di Mancini – La squadra è cresciuta molto, anche in Champions League. Ma so cosa ci aspetta a Napoli perché a Manchester la squadra di Mazzarri ha giocato molto bene. Se vogliamo vincere dovremo giocare molto meglio di quanto abbiamo fatto contro il Newcastle».
CHE NUMERI! – Partita comunque vinta, la settima di fila in campionato (34 punti sui 36 a disposizione dalla prima giornata), la nona (in tutte le competizioni) dal passo falso di Monaco di Baviera, unica sconfitta della stagione. Quando la stagione domestica è ormai ad un terzo del suo cammino il City veleggia con numeri da dominatrice incontrastata: miglior attacco con 42 gol (più di tre in media a partita), miglior difesa (11 reti, come il Newcastle). Impressiona soprattutto la prolificità dei suoi attaccanti che hanno segnato 13 gol in più dei Red Devils (il secondo attacco della Premier), con Dzeko e Aguero già in doppia cifra (10 gol), e Balotelli, appunto: sette gol nelle ultime nove presenze. Numeri che fanno dimenticare anche i 230 milioni di passivo accusati lo scorso anno.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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