Raggiunto da Le Iene, Mario Balotelli è tornato sulle vicende che lo hanno visto protagonista dopo la partita di Verona contro l’Hellas: “Non ho accusato Verona o la curva, ho accusato pochi scemi. Non erano 2-3, perché se li ho sentiti dal campo non erano 2-3. Poi ti dico che i tifosi del Verona in generale sono stati anche simpatici. Se vuoi distrarre un giocatore puoi farlo in mille modi, non in modo razzista. Quei pochi che l’hanno fatto sono delle teste di cazzo”.
All’estero ti era mai capitato?
“È successo un paio di volte in Francia, dove di solito non succede. Fa male”.
Qual è la soluzione?
“Squalifica di uno o due anni a chi li fa. Poi vediamo se lo rifanno”.
In Inghilterra?
“Mai sentiti”.
Con che obiettivi hai fatto quel gesto?
“Io non voglio fare niente, voglio giocare a calcio. Non è una questione di politica, ma di educazione”.
Le parole di Castellini?
“Non rispondo, non gli faccio pubblicità. Non è umano dire certe cose. Non è questione di Mario. È pericoloso, nessuno può parlare così. Tuo figlio dà uno schiaffo a un suo compagno a scuola: cosa lo sgridi a fare, se poi la domenica vai allo stadio a dire certe cose?”.
Dai più soddisfazione a loro facendo così.
“Vero, ma bisogna sottolineare quello che fanno, se non reagisco non succede niente. Se mi dici scemo ti dico ok. Se mi dici negro non posso lasciar stare: è una cosa grave, non è un errore”.
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