“Una mattina, ho prima visitato a Napoli i quartieri Spagnoli, dove ricordo di aver giocato a calcio per strada con dei bambini, poi mi son recato nella zona di periferia e ho attraversato il quartiere di Scampia. Dopo poco ho chiesto io stesso di venir via perche’ mi son reso conto che la situazione poteva essere pericolosa. Sono stato un ingenuo, si’, ma accostare il mio nome agli episodi di calcioscommesse è davvero troppo. Non ho nulla a che fare con le scommesse, ne’ tanto meno con la criminalità organizzata”.
La Redazione
A.S.
Fonte: Ansa
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