Su CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto il notaio Dino Falconio, sub commissario di Bagnoli: L’appuntamento tra me e De Laurentiis c’è stato ed è seguito al nostro incontro radiofonico di qualche settimana fa. Sono stato cordialmente e cortesemente ricevuto dal presidente ed abbiamo avuto uno scambio di idee molto franco e cordiale. Abbiamo potuto approfondire le esigenze in questo momento della società per eventualmente trovare delle soluzioni che siano compatibili con il quadro urbanistico, l’utilità sociale e l’interesse pubblico della gestione commissariale di Bagnoli. La politica è la cosiddetta arte del possibile. Nell’ambito del quadro di riferimento normativo esistono gli strumenti per poter effettuare un’operazione importante, relativamente al centro sportivo. Da parte dell’amministrazione comunale e del commissariato di governo c’è tutta la volontà di ascoltare ed andare incontro all’esigenze della SSC Napoli, perché la squadra è un valore sociale importantissimo per la città. Tutto quello che si può fare nei limiti della normativa vigente, sarà possibile realizzarlo. Ovviamente noi abbiamo bisogno di avere un progetto di massima e siamo rimasti d’accordo con il Presidente De Laurentiis che lo avrebbe presentato alla struttura commissariale, per poter eventualmente iniziare a lavorare. I tempi non dipendono da noi, abbiamo lasciato massima libertà al presidente di agire come ritiene. Anche perché non è un mistero che stia sondando anche altre soluzioni. Bagnoli è una delle possibili opzioni, che io mi auguro possa essere quella prescelta. Quello che mi interessa sottolineare è che Bagnoli si pone in un contesto sinergico con il Napoli e con lo Stadio Maradona, che non è da sottovalutare. Per quanto riguarda il nuovo quartiere che vogliamo realizzare a Bagnoli, la presenza del centro sportivo del Napoli rappresenterebbe un fattore molto interessante. Centro della FIT? Non è detto che siano ipotesi concorrenti. Si potrebbero trovare delle compatibilità. I tempi di cui parlava il presidente sono nell’arco dei prossimi due anni. Su questo dobbiamo fare uno sforzo. In base alle scelte che possono essere effettuate sul territorio, ci sono possibilità più veloci e meno veloci. Ci sono ipotesi che possono realizzarsi nell’arco di un biennio ed altre che richiedono un tempo più lungo. Ma questo dipende da questioni tecniche, che dobbiamo analizzare insieme ai professionisti della società. Centro sportivo legato allo Stadio? Non vedo un nesso di inscindibilità tra lo Stadio ed il centro sportivo. Ma ad ogni modo le scelte sono della società, se vuole dislocare tutto fuori città e procedere con altre soluzioni. Io le posso dire che non c’è un collegamento diretto tra l’una e l’altra cosa, perché seguono canali diversi. Noi aspettiamo una proposta ed un progetto di massima della società sul quale lavorare, trovare tutte le convergenze e disporre degli strumenti amministrativi adeguati, secondo la legge. Stiamo ovviamente procedendo ad operazioni di bonifica che liberano il territorio da rischi. Bradisismo? Le attrezzature di carattere sportivo non sono comprese nei divieti di nuove costruzioni legate al decreto Campi Flegrei per il bradisismo. Quindi non c’è una limitazione legislativa per quanto riguarda l’operazione che si potrebbe compiere. Dove arriva il Napoli quest’anno? Sono sorpreso di tutto quello che sta accadendo e spero che continui così”.
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