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Bagni: «Veleni e sospetti, è cominciata con anticipo la sfida-scudetto»

L’ex centrocampista del Napoli «Impossibile non perdere la testa se l’arbitro fischia sempre contro»

«Purtroppo Napoli-Juventus, la sfida che deciderà lo scudetto del prossimo anno è già cominciata. E l’aria che tirava a Pechino deve far correre ai ripari il club azzurro», sbuffa Salvatore Bagni, un po’ avvilito e un po’ arrabbiato, ma soprattutto scocciato perché lui, contro i bianconeri, quando giocava con Maradona, ha più vinto che subito delusioni.
L’inizio del duello, a quanto pare, l’ha fischiato con ragguardevole anticipo Mazzoleni?
«Ho rivisto gli episodi. Senza voler fare vittimismo ma non ce ne sta una di decisione arbitrale che abbia favorito il Napoli. Nei panni di un calciatore in campo, facile pensare che si tratti di atteggiamenti incomprensibili e di conseguenza perdere un po’ la testa. In certi casi si fa presto a pensar male…».
Lo faceva anche lei?
«Io per abitudine non credevo alla malafede degli arbitri. Penso che loro possano sbagliare come poteva succedere anche a me. Però se sei in campo e tutti tranne l’arbitro vedono quello che lo stadio intero non ha visto…».
Parla del rigore, per esempio?
«Io penso che quando una sfida è molto equilibrata per far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che da un’altra può bastare davvero poco».
Andiamo al sodo, Mazzoleni ha dato una mano alla Juve?
«Rispondo così: di sicuro in campo i giocatori bianconeri non si sono sentiti danneggiati».
E meno male che l’introduzione dei giudici di porta doveva ridurre le proteste.
«Gli errori ci sono sempre stati e ci saranno sempre. E poi fanno parte del gioco».
Il sospetto, triste e fondato, è che le polemiche sul caso Conte non abbiamo aiutato i direttori di gara a scendere in campo con la dovuta serenità.
«Ma non credo che sia andata così. Ritengo che la vicenda Conte abbia caricato i giocatori della Juve. Non penso affatto che la Federazione o la Lega debbano farsi perdonare qualcosa dai dirigenti bianconeri».
Il Napoli non presentandosi alla cerimonia finale ha sbagliato?
«Non lo so. Bisogna mettersi nei panni di quel momento: i sospetti sono legittimi, De Laurentiis qualcosa doveva fare per far comprendere a tutti che il Napoli mica è una squadra che si può far prendere in giro».
La solita sudditanza psicologica?
«Ai miei tempi c’era nei confronti della Juventus, ma noi eravamo più forti anche di quella».
Arbitri, sospetti, intrighi e il campionato non è neppure iniziato?
«Non sono dei bei segnali, però non mi meraviglio: Napoli-Juventus adesso è una sfida che mette in palio trofei».
Come potranno sbollire questa rabbia gli azzurri?
«Ah, questo torto se lo porteranno dentro fino al prossimo scontro-diretto. La Juve se la vedrà brutta…».
Lei è un uomo-mercato adesso: che succede ora?
«Dopo Ferragosto grandi fuochi d’artificio. Anche il Napoli si sta muovendo, De Laurentiis non resterà alla finestra e i tifosi non resteranno delusi».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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