Il Napoli gioca sul velluto contro un Parma in grave difficoltà e completamente inghiottito dal caos societario che sta marchiando la stagione in corso. Benitez dà spazio a Duvan Zapata che scende in campo dal primo minuto e ripaga la fiducia del tecnico portando in vantaggio gli azzurri al minuto 19. La caparbietà e la voglia di mettersi in mostra del colombiano sono la nota più incoraggiante di questo insolito giovedì di campionato di fine dicembre. Oltre a ciò, però, non ci sono particolari novità rispetto alle ultime uscite degli azzurri; si continuano a vedere una manovra lenta e macchinosa e prestazioni poco incisive da parte di calciatori del calibro di Hamsik e Callejon. Lo spagnolo si procura il penalty realizzato, poi, da Mertens e che consente agli azzurri di portarsi sul 2-0 alla mezz’ora. Donadoni schiera i suoi in un 4-3-3 il cui attacco è composto da De Ceglie, Palladino ed il falso nueve Cassano. L’attaccante barese non dà punti di riferimento alla coppia centrale formata, questa sera, da Henrique e Britos e cerca di infilarsi alle spalle della mediana azzurra ma senza creare particolari difficoltà. Nella ripresa il Parma cambia modulo: il tecnico emiliano toglie De Ceglie ed inserisce Rispoli passando ad un 3-5-2. L’inerzia del match, però, non cambia ed il Napoli controlla la gara senza correre particolari pericoli se non in occasione del palo centrato da Lodi al 70’. I ducali centrano un legno alla prima e unica conclusione verso la porta di Rafael, con la squadra di Benitez che si lascia sorprendere dall’inserimento per vie centrali del centrocampista di Frattamaggiore. Con il ritmo del match notevolmente più basso e con il Napoli che non ha la necessità di costruire gioco per far gol, emerge la disciplina tattica di David Lopez che dirige diligentemente il centrocampo azzurro ma senza particolari orpelli in fase di rifinitura. Altra nota positiva è la prestazione di Ghoulam apparso in crescita; l’algerino si è fatto trovare pronto in fase di spinta ed in fase di copertura con un paio di chiusure in diagonale preziose e tempestive. Quella contro il Parma è stata la partita buona per ritornare a vincere e mettere minuti nelle gambe in vista della supersfida di lunedì, ma per avere la meglio sulla Juventus ci vorrà un Napoli ben diverso e, soprattutto, sarà fondamentale poter contare sull’apporto degli uomini simbolo di questa squadra.
A cura di Luigi De Magistris
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