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Azzurri implacabili, la Juve resta a -2

Il Matador sfiora altri due gol e prepara la grande sfida di domenica contro l’Inter

Cinque gol come risposta perentoria alla Juve. Il Napoli regala un gustosissimo 5-1 ai tifosi nell’anticipo dell’ora di pranzo e dà un ulteriore segnale di forza al campionato. Doppietta di Inler, il migliore in campo: lo svizzero segna due gol in fotocopia con il suo colpo migliore, il tiro da fuori area. Doppietta di Cavani, ora a quota dieci e all’inseguimento di El Shaarawy, uruguaiano che ha sfiorato il gol in altre tre occasioni. E c’è anche il gol di Hamsik, bellissimo, il settimo personale di una stagione sempre più da protagonista. All’appuntamento è mancato solo Insigne, l’atteso ex, fermato sul più bello dall’arbitro Peruzzo che commette un errore (e si scusa) non concedendo la regola del vantaggio per ammonire Zanon, errore che segue quello precedente del rigore non concesso al Pescara per fallo netto di Cannavaro su Bjarnason.
Vittoria larga contro il Pescara, ultimo in classifica ma avversario tenace fino al rigore per fallo di Bocchetti su Cavani punito con l’espulsione del difensore e poi trasformato dal Matador (il gol del 3-1 al 12’ del secondo tempo). Gli azzurri con il doppio vantaggio e l’uomo in più hanno poi dilagato. Ma in undici contro undici per il Napoli non è stato semplicissimo, nonostante l’uno-due di Inler e Hamsik nei primi dodici minuti. Il Pescara sotto di due reti non si è arreso, ha accorciato con un colpo di testa di Bjarnason (18’ pt), approfittando di un calo di tensione dei difensori azzurri. Poi la squadra di Bergodi ha continuato a giocare palla a terra facendo correre qualche brivido di troppo ai tifosi del San Paolo, una ventina di minuti in cui gli azzurri si rilassano troppo e rischiano di far riaprire la partita. Però gli ospiti non concretizzano e pagano l’eccessiva disinvoltura in fase difensiva, emersa in maniera chiara in dieci contro undici ma anche prima.
Napoli vincente in goleada sul Pescara, come quei 6-0 e 8-2 ai tempi di Maradona, Napoli che viaggia a quei ritmi: un avvio così prepotente non si registrava proprio dagli anni degli scudetti. Cancellate le ultime due delusioni a Fuorigrotta, i pareggi subiti in rimonta contro Torino e Milan. L’avversario era più debole ma stavolta il Napoli dopo il black out di un quarto d’ora del primo tempo, spronato da Mazzarri nell’intervallo, è partito con l’atteggiamento giusto nella ripresa tornando ad attaccare: Cavani ha prima impegnato Perin sul primo palo e poi costretto i difensori ospiti ad un difficoltoso salvataggio. Il rigore e l’espulsione hanno dato lo slancio definitivo, poi gli altri due gol di Inler e Cavani. Una sola nota negativa, il calo di tensione sul 2-0. Tanti i lati positivi, quello principale la ricerca del gol con soluzioni diverse. La piacevole novità è stata soprattutto il tiro da fuori area, Inler ha segnato una doppietta e anche Berhami è andato al tiro dal limite con pericolosità. E poi la ricerca della profondità per lo scatto di Cavani con il lancio lungo di Cannavaro. E gli scambi stretti per sfruttare le incursioni dalla fascia, azione disegnata in maniera magistrale per il 4-1: Insigne per Hamsik, cross basso e tocco decisivo in corsa di Cavani. Domenica c’è l’Inter, a Milano un Napoli tonico per difendere il secondo posto.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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