Il Napoli scopre di avere il migliore attacco (casalingo) della serie A: 39 reti come la Fiorentina. Ieri, prima della prodezza di Insigne, si sono visti il bomber furioso e il trascinatore in doppia cifra. È stata una domenica particolare, ma alla fine felice, per Cavani e Hamsik. Il Matador ha giocato una partita controversa, è apparso arrabbiato, non ispirato come al solito, poi nella ripresa è esploso. Si è battuto con grande lena, Cavani, ma qualcosa non è andato nel verso giusto, almeno nel primo tempo. Pandev lo ha assistito come al solito ma Edi non ha sfruttato nel miglior modo possibile due opportunità. È diventato furente quando ha commesso tre errori consecutivi, uno dei quali letali. Ha errato il rinvio, al 17′, in sostanza concedendo a Ibarbo la conclusione del vantaggio sardo.
Il bomber furente è diventato addirittura esplosivo in occasione del pareggio azzurro, quando ha mandato a quel paese l’arbitro, reo di aver annullato il gol. È stato tra i più energici nel protestare, visto che il fuorigioco, in un primo momento, è stato chiamato proprio per una sua deviazione sul tiro di Hamsik che in realtà non c’è mai stata. Cavani si è placato, per un attimo, quando ha finalmente trovato il gol, festeggiato con una danza caraibica, al fianco i colombiani Zuniga e Armero. La rete numero 23 in campionato, 32esima in stagione, a una sola lunghezza dal record personale in azzurro (33 in entrambe le precedenti occasioni). E, soprattutto, il gol numero 98 col Napoli: quarto posto in solitudine nella storia, superato Altafini, Vojak è a soli cinque gol.
Hamsik è approdato a quota 69 reti, a una sola lunghezza da Canè. Un dato eccezionale per un centrocampista: a fine partita ha abbracciato il primogenito Christian e la moglie Martina. Anche ieri lo slovacco è stato il trascinatore del Napoli, il perno centrale della manovra, il chiavistello del gioco azzurro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
