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FOCUS – Una Napoli transalpina in Champions: alla scoperta dell’Olympique Marsiglia

I "Focesi", secondi nell'ultima Ligue1, giocano un calcio chiuso e pragmatico, supportati da tifosi unici nel loro genere

Arsenal, Marsiglia e Borussia Dortmund: poteva andare meglio ma anche, decisamente, molto peggio al sorteggio Champions del Napoli. Il gruppo F si prospetta molto equilibrato, con Gunners favoriti (soprattutto per la grande abitudine a giocare a questi livelli) e subito dopo Borussia e Napoli. Sulla carta la compagine meno attrezzata sembra essere proprio quella transalpina, ma chi è l’Olympique de Marseille? Ecco il focus propostovi da IamNaples.it per conoscere meglio uno dei prossimi avversari Champions degli azzurri:

Una Napoli francese – Se per media ed opinione pubblica made in Italy, Napoli è una delle Città meno sicure e con i più alti tassi di criminalità, non se la passa meglio la vecchia Marsiglia in Francia. Storicamente uno dei porti più importanti della Provenza (sud-est della Francia), la città del Sapone vanta un primato non esaltante di microcriminalità e spaccio di stupefacenti. Colpa del grande meltin’pot che vige in Città, storicamente meta di milioni di immigrati nordafricani (soprattutto algerini). Anche dal punto di vista morfologico, il centro di Marsiglia riporta molto al centro storico napoletano, mentre per quanto riguarda le bellezze naturali e culturali, nascono spontanee le affinità con Genova, con cui è gemellata dal 1958. Ma che squadra è l’Olympique Marsiglia? Un team capace di vincere 9 volte il massimo campionato francese e di alzare dieci (record transalpino) Coppe nazionali al cielo.

La seconda forza di Francia – Nonostante un calciomercato 2012 attivo solo alla voce sessioni (hanno salutato il glorioso Velodrome Lucho Gonzalez, M’bia e Azpilicueta, praticamente i tre giocatori più rappresentativi), i Focesi hanno chiuso l’ultimo campionato al secondo posto, dietro il PSG di Lavezzi ed Ibra. L’allenatore è Elie Baup, ex portiere dalle alterne fortune nelle serie minori francesi e fino al 2009 allenatore del Nantes. In carriera non vince nulla dal ’99, quando riuscì ad arrivare primo nella Ligue1 alla guida del Bordeaux. Attualmente il suo Marsiglia è primo nella Ligue1 con 9 punti dopo tre giornate. Il modulo prediletto dal tecnico è il 4-2-3-1, che in fase di non possesso si tramuta in un 4-5-1 molto chiuso specie sulle fasce. Guardando ai risultati e soprattutto alle recenti prestazioni dei suoi, si può dire che il Marsiglia non sia la massima espressione del bel calcio, ma i bianco-azzurri sono una squadra molto compatta con delle individualità di spicco, soprattutto dalla trequarti offensiva in su. 

I top – Il capitano è Steve Mandanda, portiere di origini senegalesi nel giro della Nazionale transalpina: a 28 anni lo spericolato estremo difensore marsigliese risulta essere uno degli elementi di maggiore affidamento dell’undici di Baup. Al centro della difesa staziona invece quello N’Koulou più volte accostato al Napoli nell’ultimo calciomercato. Dotato fisicamente e rapido a dispetto della stazza, il classe ’90 di origini camerunesi è uno dei migliori marcatori della Ligue1, nonostante difetti di una tecnica individuale non propriamente da top. In mezzo al campo spicca il talento tascabile Valbuena, mini-fantasista della nazionale francese con grandissima tecnica (specie negli spazi stretti) e discreto senso del gol. L’attaccante titolare è invece Gignac, ariete da area di rigore, non bellissimo da vedere ma con un ottimo feeling con la rete. In generale, l’undici marsigliese può definirsi competitivo anche nella maggiore competizione europea per club, ma, specie in difesa, risultano esserci non pochi punti interrogativi. Higuain, Hamsik e compagni non dovrebbero patire chissà quale pena particolare.

L’effetto Velodrome- Inaugurato nel 1937, il Velodrome è, con i suoi 60.000 spettatori, lo stadio più capiente di Francia. Oltre ad ospitare le partite casalinghe dell’Olympique, è regolarmente utilizzato per le gare della nazionale transalpina di calcio e di rugby. Ha subito due ristrutturazioni, la più recente delle quali datata 1998, data dell’ultimo mondiale di Francia. Inutile dire che nelle gare dei Focesi si trasforma in un’autentica bolgia. Come quelli partenopei, anche i supporters marsigliesi vantano un calore ed un attaccamento alla maglia unici nel loro genere. Altro feeling col mondo azzurro è il grande odio sportivo verso il PSG, storico rivale dell’Olympique. Quella a Marsiglia, oltre alle difficoltà ambientali sopracitate, non dovrebbe essere comunque, per i napoletani, una trasferta da bollino rosso: dal 1984, infatti, le due Città sono gemellate e le due tifoserie simpatizzanti. En Avant, Napoles! 

 

A cura di Mirko Panico

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