Il Villareal, che in questa stagione di “real” ha mostrato poco o nulla, scendeva in campo alle 18h al Madrigal contro il Betis, avversario più che abbordabile e forse ideale per rilanciarsi. Se le difficoltà del Villareal sono note, il Betis Siviglia, dopo un incredibile inizio di campionato con 4 vittorie in 4 partite, ha poi incassato un solo punto in 7 gare, inanellando sconfitte su sconfitte senza più uscire dalla serie negativa, ma rimanendo comunque sopra al Villareal di due punti. Insomma una gara insolita per i giocatori del “sottomarino”, abituati a ben altre sfide, e oggi impegnati in una lotta scaccia-crisi fra squadre di bassa classifica.
Betis e Villareal messi insieme hanno fin qui realizzato meno della metà dei gol segnati dal Real Madrid. Sono pochi anche i “grossi” nomi in campo: il Betis non ne ha, al Villareal manca tutto l’attacco titolare (Nilmar e Rossi) oltre a Cani, mentre Senna e Marchena partono in panchina come spesso quest’anno. Non sorprende dunque che il primo quarto d’ora abbondante regali davvero poco spettacolo, nonostante due squadre molto lunghe. Le azioni pericolose vengono tutte da corner o piazzati dalla “tre quarti” ed è significativo che gli unici due tiri dei gialli di casa vengano dai piedi del difensore Gonzalo. Gli ospiti giocano d’attesa ma dopo il 15’ si svegliano, visto che il Villareal fa poco per impensierirli, e si riversano in avanti. Scelta suicida perché piuttosto che portare frutti, scopre il fianco ai padroni di casa, che ci mettono solo qualche minuto a punire l’imprudenza dei bianco-verdi di Siviglia: al 21’ Borja Valero, pescato da Marco Ruben, si ritrova praticamente solo e delizia il suo stadio con un tocco sotto a giro da fuori area che scavalca il portiere Casto. Il gol sblocca la partita, che diventa più gradevole e dinamica, ma al 45’ è ancora 1-0 per il Villareal.
Nel secondo tempo il Betis prova subito a pareggiare, il Villareal risponde con un’ottima occasione fallita da De Guzmàn, che spara alto dal limite. La partita resta veloce e aperta, la squadra di Siviglia a tratti sembra imporre il proprio gioco, ma il Villareal controlla e riparte. Al 66’ è ancora Borja, il migliore in campo, a scaldare le mani di Casto con un gran tiro da fuori, e il portiere del Betis si ripete sull’azione d’angolo successiva, fermando d’istinto un’incornata ravvicinata di Bruno. Sul velocissimo capovolgimento di fronte Ruben Castro ha la palla del pareggio ma non trova lo spazio per calciare. Bella partita, ma non cambia il risultato. Che resta uguale fino alla fine, nonostante la pressione del Betis e l’ingresso, nelle file degli ospiti, dell’unico giocatore di rilievo in rosa, Roque Santa Cruz. Pur senza rivelare miglioramenti nella qualità del gioco proposto da Garrido, che in Italia avrebbe già da tempo perso la sua panchina, è una vittoria importante per il Villareal: la squadra di Rossi ormai deve puntare solo a ritrovarsi nella Liga, visto che in “Champions” può ambire al massimo a strappare al Napoli il terzo posto, valido per la “retrocessione” in Europa League.
A cura di Lorenzo Licciardi
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