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Avversaria Champions: il Chelsea torna a suonare il “blues”

Villas Boas è salvo, ma perde Drogba per infortunio

Il Chelsea di Villas Boas prova a dimenticare la sconfitta del San Paolo ospitando, in Premier League,  il pericolante Bolton, penultimo in classifica. Un impegno sulla carta relativamente facile, che però si scontra con lo scarso momento di forma dei blues.

Nel primo tempo infatti più che ad una partita di calcio sembra di assistere ad un generico, quanto sterile, lanciarsi vicendevolmente la palla, alla ricerca del passaggio lungo in grado di risolvere gli evidenti limiti in fase di impostazione delle due squadre. Ciò che ne risulta è una prima frazione noiosa, il cui risultato di 0-0 è la perfetta sintesi. Forse qualcosina in più fa il Chelsea, ma solo per merito della classe di Lampard (pericoloso con le sue bordate da fiori) e la reattività dell’ormai solito Sturridge, predicatore solitario, unico a metterci grinta e quant’altro.

Diametralmente opposta la seconda frazione di gioco. Col Chelsea che passa subito in vantaggio. E se i vari Drogba, Sturridge, Lampard e compagnia varia non riescono a centrare la porta, a segnare ci pensa David Luiz. Il difensore brasiliano fa tutto lui, prima andando al cross e successivamente intercettando la ribattuta della difesa avversaria, facendo poi partire un diagonale imprendibile per Bogdan. E siamo solo al 48’. Da lì in poi è un susseguirsi di azioni, da entrambe la parti. Gli ospiti infatti non ci stanno a recitare il ruolo della vittima sacrificale e cominciano a spingere. Ma all’occasione di Reo-Coker i blues rispondono con la traversa di Drogba e un insidiosissima conclusione di Mata. Proprio dal corner che scaturisce dal tiro di quest’ultimo arriva il 2-0 di Drogba, bravissimo a svettare di testa nel mezzo dell’area di rigore. Da lì in poi il Bolton sembra sciogliersi e l’unico modo in cui i giocatori ospiti riescono ad arginare il Chelsea è con il fisico e le maniere forti. Per questi interventi sia Mata che Drogba sono costretti a ricevere le cure mediche.Soprattutto quest’ultimo sembra proprio non farcela, essendo costretto ad uscire, rilevato da Torres.

Poco dopo arriva il colpo definitivo. Mata mette in mezzo e i difensori del Bolton si dimenticano colpevolmente di Lampard. Per lui sono 150 gol in Premier, e una piccola rivincita nei confronti di chi lo reputava un giocatore sul viale del tramonto. Nel finale il Chlesea non molla un centimetro, quasi a voler dimostrare tutta la sua forza dopo un periodo buio. Le occasioni capitate a Torres e Kalou non sono finalizzate solo per poco, dando l’impressione che lo scarto, per quanto visto nella ripresa, è poco per ciò che è stato esposto sul terreno di gioco. Il triplice fischio e l’esplosione di gioia dello Stamford Bridge sono solo l’epilogo di una gara partita sottotono, ma incredibilmente accesasi nella ripresa. Il Chelsea, anche per colpa della modestia dell’avversario, ha mostrato i muscoli in vista del ritorno di Champions. Ma siamo sicuri che il Napoli non si lascerà di certo intimorire.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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