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Avv. Malagnini (legale Cannavaro): “Le regole vanno interpretate in modo giusto e non distorto”

L’Avv. Ruggero Malagnini ospite della trasmissione radiofonica Si Gonfia La Rete in onda su Radio CRC ha rilasciato alcune dichiarazioni, così raccolte e  sintetizzate da IamNaples.it:

“Sto lavorando alacremente al ricorso per il proscioglimento di Paolo. L’udienza tra il 7 e il 15 di gennaio, stamattina depositato l’atto in corte e incrociamo le dita, mi affido a Dio che illumini la commissione che è composta da brave persone ma che hanno ritenuto la querela di Paolo verso Gianello come  strumentale fatto davvero grave ed inaudito! La giustizia non può funzionare a orologeria. L’indagine di Napoli era poi già chiusa all’inizio del campionato e poi si poteva giudicare anche a giugno-luglio o comunque prima dell’inizio della stagione sportiva. Un’assoluzione potrebbe dar una mano alla Città di Napoli; purtroppo il sud rimane imbrigliato in certi meccanismi del nord. La cosa più grave riportata anche dai giornali poi è che hanno estrapolato solo degli estratti delle dichiarazioni di Paolo e Gianluca rese davanti al pubblico Ministero. Quando un giudice non è sereno con la sua coscienza allora legge e tiene conto di una dichiarazione avulsa.  E io ho ripercorso l’intero interrogatorio dove i ragazzi hanno sempre iniziato con delle risposte negando tutto, dicendo cioè che Gianello non aveva proposto mai nulla e aggiungendo che anche se Gianello avesse detto tutto avrebbero denunciato. Il giudice quindi non mi può dire che in realtà loro hanno ammesso. Questa cosa estrapolata così dai giornali può anche essere interpretata come un’ammissione di colpa. Se poi mi vuoi condannare perché ti sono antipatico è un altro conto. Questo processo in realtà non si doveva proprio fare, poi mi chiedo perché Quagliarella non risulta coinvolto in tutta questa storia? Palazzi sostiene che le dichiarazioni di Gianello fanno nascere il processo. Ma le dichiarazioni di Gianello trovano il riscontro esterno nelle dichiarazioni del poliziotto, ritenute autorevoli perché provenienti da un pubblico ufficiale. Quagliarella sarebbe stato contattato per primo da Gianello secondo le dichiarazioni del poliziotto. Palazzi invece non ha sentito Quagliarella perché Gianello dopo ha dichiarato di non aver contattato Quagliarella. Le dichiarazioni del poliziotto verso Grava e Cannavaro se fossero state valutate da un giudice di primo pelo sarebbero state giudicate di non valore perché non è un riscontro esterno sono solo parole di Gianello come riportate da uno specchio, non indipendenti e diverse. Quali politiche per far annullare la sentenza? Nessun tipo di politica, miriamo a far capire che esistono delle regole e che i giudici devono essere illuminati per applicare la regola in modo giusto e non in modo distorto.”

La Redazione

M.V.

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